La prima giornata di sabato 12 gennaio è aperta a tutti i simpatizzanti e ad ogni compagno o compagna che fossero interessati ad ascoltarci ed eventualmente ad intervenire. Nel quel caso cominicatecelo a: movimentopopolarediliberazione@gmail.com
Il Movimento Popolare di Liberazione, nei giorni 12 e 13 gennaio 2013 svolgerà a Chianciano Terme, presso l’Hotel Villa Ricci la sua II. Assemblea nazionale.
La giornata di sabato 12, con inizio alle ore 10:00, sarà dedicata all’analisi della situazione italiana, alla luce del più ampio contesto europeo e internazionale. Questa sessione è aperta ai soggetti politici e associativi coi quali il Mpl collabora nella lotta per cambiare da cima a fondo questo paese.
E’ passato oramai un anno dall’intronizzazione del Governo Monti. Il mutamento dello scenario sociale e politico non è mai stato così stato profondo. Con lo spettro del default e dello sconquasso dell’eurozona, Napolitano, facendosi garante delle potenti cosorterie finanziarie e bancarie globali, non ha solo ha posto sotto la sua tutela il Parlamento, ha accettato di porre l’Italia sotto protettorato.
Questo passaggio non sarebbe stato, non diciamo possibile, ma nemmeno pensabile senza la complicità fattiva di centro-destra e centro-sinistra, che hanno infatti cessato la loro pantomimica contesa, sostendo Monti in nome della “salvezza del Paese”.
Ad un anno di distanza il bilancio delle politiche montiane è semplicemente catastrofico. La recessione è diventata più profonda, la più grave d’Europa. La disoccupazione è aumentata, il livello di vita di milioni di cittadini è seriamente peggiorato, fino a precipitare molti nella povertà e nell’indigenza.
Chiamato al governo per assicurare la grande speculazione finanziaria che detiene il debito pubblico, Monti aveva giustificato la macelleria sociale con l’obbiettivo primario di mettere a posto i conti pubblici. Abbiamo invece che l’austerità ha fatto crescere il deficit e l’ammontare del debito pubblico.
L’offensiva senza precedenti non ha tuttavia suscitato, come sarebbe stato necessario, una resistenza degna di questo nome. Lotte ci sono state, ma tutte atomizzate e, quel che è peggio, segnate dal corporativismo e da un pessimismo senza precedenti. Non è solo per l’assenza di questa spinta che le forze antagoniste si dimenano nel minoritarismo. Esse non sono state in grado di fare fronte, e se non l’hanno fatto è, secondo noi, anche perché mancano di un progetto complessivo d’alternativa, perché non si decidono a violare i tabù dell’Unione europea e della moneta unica, i due feticci in nome dei quali le forze oligarchiche, i poteri assoluti, chiedono e impongono sacrifici senza fine al popolo lavoratore.
Alle porte delle elezioni, le forze antagoniste si presentano divise, attraversate da una frattura tra chi colpevolmente le sottovaluta e chi ne fa una specie di giudizio universale, così giustificando tatticismi di corto respiro.
Resta che mentre il sistema capitalistico si dimena in una crisi senza apparenti sbocchi, il paese è sull’orlo del baratro e le tensioni sociali accumulatesi negli anni sono sull’orlo dell’esplosione. Se le forze sociali e politiche antagoniste non fanno fronte comune, se non si decidono ad incontrare la sollevazione popolare che si approssima, l’esito potrebbe essere una svolta reazionaria.
Per questi motivi è sempre più urgente un salto di qualità, verso la costruzione di un’alternativa fatta di programmi, proposte, obiettivi da portare tra le masse.
La giornata di sabato 12, con inizio alle ore 10:00, sarà dedicata all’analisi della situazione italiana, alla luce del più ampio contesto europeo e internazionale. Questa sessione è aperta ai soggetti politici e associativi coi quali il Mpl collabora nella lotta per cambiare da cima a fondo questo paese.
E’ passato oramai un anno dall’intronizzazione del Governo Monti. Il mutamento dello scenario sociale e politico non è mai stato così stato profondo. Con lo spettro del default e dello sconquasso dell’eurozona, Napolitano, facendosi garante delle potenti cosorterie finanziarie e bancarie globali, non ha solo ha posto sotto la sua tutela il Parlamento, ha accettato di porre l’Italia sotto protettorato.
Questo passaggio non sarebbe stato, non diciamo possibile, ma nemmeno pensabile senza la complicità fattiva di centro-destra e centro-sinistra, che hanno infatti cessato la loro pantomimica contesa, sostendo Monti in nome della “salvezza del Paese”.
Ad un anno di distanza il bilancio delle politiche montiane è semplicemente catastrofico. La recessione è diventata più profonda, la più grave d’Europa. La disoccupazione è aumentata, il livello di vita di milioni di cittadini è seriamente peggiorato, fino a precipitare molti nella povertà e nell’indigenza.
Chiamato al governo per assicurare la grande speculazione finanziaria che detiene il debito pubblico, Monti aveva giustificato la macelleria sociale con l’obbiettivo primario di mettere a posto i conti pubblici. Abbiamo invece che l’austerità ha fatto crescere il deficit e l’ammontare del debito pubblico.
L’offensiva senza precedenti non ha tuttavia suscitato, come sarebbe stato necessario, una resistenza degna di questo nome. Lotte ci sono state, ma tutte atomizzate e, quel che è peggio, segnate dal corporativismo e da un pessimismo senza precedenti. Non è solo per l’assenza di questa spinta che le forze antagoniste si dimenano nel minoritarismo. Esse non sono state in grado di fare fronte, e se non l’hanno fatto è, secondo noi, anche perché mancano di un progetto complessivo d’alternativa, perché non si decidono a violare i tabù dell’Unione europea e della moneta unica, i due feticci in nome dei quali le forze oligarchiche, i poteri assoluti, chiedono e impongono sacrifici senza fine al popolo lavoratore.
Alle porte delle elezioni, le forze antagoniste si presentano divise, attraversate da una frattura tra chi colpevolmente le sottovaluta e chi ne fa una specie di giudizio universale, così giustificando tatticismi di corto respiro.
Resta che mentre il sistema capitalistico si dimena in una crisi senza apparenti sbocchi, il paese è sull’orlo del baratro e le tensioni sociali accumulatesi negli anni sono sull’orlo dell’esplosione. Se le forze sociali e politiche antagoniste non fanno fronte comune, se non si decidono ad incontrare la sollevazione popolare che si approssima, l’esito potrebbe essere una svolta reazionaria.
Per questi motivi è sempre più urgente un salto di qualità, verso la costruzione di un’alternativa fatta di programmi, proposte, obiettivi da portare tra le masse.
Segreteria nazionale pro tempore del Mpl
16 commenti:
Appoggiamo in pieno l'iniziativa!
Linea Rossa
http://linearossa45.blogspot.it/
Per come è andata l'Unione Europea, specie negi ultimi tempi, ci sarebbe poco da rimpiangere se si sgonfiasse tutto, tuttavia, e sarebbe bene non dimenticarlo , oltre Oceano c'é più d'uno di quelli che contano, a cui la cosa farà un immenso piacere. E non si creda che l'A.D. di G&S for Italy sia un filo-europeista. Anzi.
E così si dica per l'Euro che cominciava ad essere una minaccia temibile per il predominio monopolistico del dollaro negli scambi internazionali. Col senno di poi, sapendo come vanno le cose, l'avventura europeistica era meglio non incominciarla neppure. Purtroppo le speranze di riscatto sono dure a morire, ma si sono occupati decine e decine di espertissimi infiltrati, sia nelle strutture politiche, sia in quelle europeistiche sia in quelle finanziarie (l'Inghilterra é stato un Cavallo di Troia di tutto rispetto) per mandare tutto alla malora e adesso i popoli, a furia di batoste, sono furiosi di disfarsi del'Euro e dell'Unità Europea.
Non sono d'accordo. La verità che tutto ciò che è stato fatto negli ultimi 30 anni è stato impestato dalla lebbra neoliberista. L'inghilterra fungeva da cavallo di troia anche negli anni settanta e ottanta, senza riuscire a mettere in crisi la comunità europea di allora.
L'UE è nata come coalizione dei satelliti USA in funzione anticomunista e ha seguito la parabola di ascesa prima e di decadenza poi del suo padrone fondatore. Io credo che la fine dell'euro affretterà, non ritarderà, il tracollo del dollaro e degli Stati Uniti. Il sistema finanziar-usuraio occidentale è strettamente integrato e ogni crollo di un pezzetto dell'impero mina le fondamenta sempre più traballanti dell'intero complesso.
E' meglio così: l'apocalisse che ci attende è ampiamente preferibile a una "speranza di riscatto" a base di governo dell'alta finanza, inebetimento consumistico, antirazzismo di regime e pensiero unico liberale.
Un'Assemblea che cade in un momento importante. Nell'articolo accennate alle elezioni prossime venture, ma non dite che posizione prenderà mpl. Spero che questa volta passarete dall'astensione al voto per la sola forza che può far saltare il banco: turiamoci il naso e cvotiamo M5S!!!!
Il momento storico é assai critico e molti cambiamenti di portata planetaria sono in nuce. Il fenomeno Cina e il ruolo dell'Iran conferitogli dal petrolio, nonché il risveglio dell'Orso Russo (sempre a proposito di gestione delle riserve energetiche) influiranno, anzi, cominciano ad influire significativamente sulla situazione del dollaro. Fenomeno questo che il Dragone Imperialistico non tollererà a costo di scatenare l'Armagheddon. L'Europa, dal tracollo subito nella Seconda Guerra Mondiale, non é mai stata indipendente e l'attacco all'Euro di questi anni ne è la prova (ma non dimentichiamo l'episodio del '92 con la Sterlina e con la povera Lira che dovette subire una svalutazione del 20 %). L'Europa, con il crollo dell'Euro perderà definitivamente qualsiasi treno e la responsabilità é del servilismo (del resto, quasi obbligato) dei governi degi Stati che ne fanno parte. Indubbiamente anche le Masse hanno una loro parte di responsabilità e non poca. Si sono lasciate menare per il naso da sirene e pifferai magici cadendo in trappole subdole o anacronistiche e sono state incapaci di conquistarsi una sia pur minima forma di vera libertà. Ora, purtroppo, pagano il conto della loro ingenuità e, se si vuole, anche della loro credula superficialità.
A proposito di "vera libertà" ho ancora sullo stomaco l'incredible esito del Referendum sulla Scala Mobile che è storicamente da considerarsi il principio del destino amaro del Welfare che oggi si sta drammaticamente concludendo.
Sono con voi, ma dovete radicarvi sul territorio, mica possiamo militare tutti a Chianciano o a Roma?
Saluti da Franco
....Resta che mentre il sistema capitalistico si dimena in una crisi senza apparenti sbocchi ....
Ho qualche dubbio che ciò sia vero perchè gli sbocchi naturali del capitalismo sono sempre state la guerra e la rapina e di guerre e rapine l'era nostra é un tripudio. Guerre endemiche come "industrie" permanenti e rapine spietate e sistematiche come quelle che imperversano nella zona euro. Quando mai il captalismo ha generato un'era di pace e di concordia fra i Popoli? Marx affermava che le guerre avvengono perchè il capitalismo, caduto in una delle sue solite fatali crisi periodiche, accende le guerre per riequilibrarsi. Ma esso é un mostro che si nutre di carne umana, finita la razione parte subito a caccia in cerca di qualcos'altro da fagocitare. Questa è la natura del capitalismo.
Da Cosenza cercheremo in tutti i modi di esserci.
"Se le forze sociali e politiche antagoniste non fanno fronte comune, se non si decidono ad incontrare la sollevazione popolare che si approssima, l’esito potrebbe essere una svolta reazionaria."
A me pare assurdo che solo voi poniate in maniera decisa l'urgenza assoluta di formare un fronte unito. Ma ciò è un brutto segno e se continua così la svolta reazionaria non solo ci sarà, ma ci spazzerà via.
Guardate che sul manifesto che si vede riprodotto l'anno è il 2012. Rischiate di non trovarvi poi :)
Se ci inviate parteciperemo molto volentieri. Oggi la sola via di salvezza è il Fronte Unico delle forze antagoniste. Non più destra, non più sinistra ma momenti di lotta volti a sovvertire le oligarchie oggi al potere. Ipharra Comunità
Fronte unico è l'unica via per contrastare il totalitarismo imperante:ma perchè allora gettare discredito ad es. sul Movimento5stelle?
grazie per la segnalazione dell'errore sull'anno, ma ci saremmo trovati comunque.
AI simpatizzanti e ai compagni che volessero partecipare alla II. Assemblea che si svolgerà a Chianciano Terme il 12 e 13 gennaio (ma solo la prima giornata è aperta ai simpatizzanti): scriveteci a: movimentopopolarediliberazione@gmail.com
La lotta che state portando avanti conferma, ancora una volta, che in un popolo vi è solo una piccola parte di individui forti, coraggiosi ed altruisti che antepongono il valore delle idee alla miseria dell'egoistico appagamento dei bisogni materiali coltivata dalla gran massa residua.
I primi si chiamano eroi, i secondi (anonimamente) popolo bue.
Vi sto vicino
Aldo S. (classe 1930)
Ma perchè solo la prima giornata aperta ai simpatizzanti? Perchè mi dite che esistono pure i militanti tesserati? E dove? Dove ci si può tesserare da voi? O siete solo l'ennesimo gruppetto di simpatiche canaglie chiuse nel loro arcaico guscio che volgiono impartire lezioni agli inferiori? Si si socialisti, come no. Inutile perdere tempo in quiscquiglie, tali commportamenti sono chiari. Volente o nolente siamo tutti prigionieri, voi compresi, della nostra cultura cattolico-protestante, che predica l'annullamento dell'io e del pensiero libero e autonomo. Non è forse scritto nella bibbia questa frase "E poichè tu non sei nè caldo nè freddo, ma solo tiepido, ti sputerò della bocca".
Qua per noi giovani la soluzione è fuggire da questo paese di zombie cattolico-protestanti e farsi una propria vita, magari in un atollo, dove potranno professare in libertà il proprio pensiero libero e autonomo.
Luigi (e scrivo pure il mio nome perchè non sono un vigliacco)
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