Il risveglio popolare è iniziato |
Rinasce la speranza
Della Segreteria nazionale del Mpl
«I cittadini, dopo anni di apatia, stanchi dei colpi incessanti del potere oligarchico, si vanno liberando dalla prigionia e sono incoraggiati a prendere l’iniziativa, non solo a ridiscutere ma a fare politica. I destini del paese non verranno lasciati in mano ad una cricca di servi corrotti e incapaci. Rinasce la speranza, dalla difesa si può passare all’attacco, tutto diventa possibile. Si chiudono gli spazi per i ruffiani del sistema, si aprono prospettive per le forze che hanno ideee chiare sull’alternativa».
In questo fine settimana l’Emilia è stata investita da due terremoti.Il primo, di origine naturale e con epicentro a Finale Emilia, ha avuto conseguenze drammatiche per le popolazioni inermi a cui va la nostra piena solidarietà.
Il secondo, di origine politica, ha avuto il suo epicentro a Parma, dove Federico Pizzarotti, del Movimento 5 stelle (M5S), è stato eletto sindaco con uno scarto di ben il 20% sul candidato del centro-sinistra. Questo secondo terremoto, assieme al picco storico raggiunto dall’estensionismo, ha effetti devastanti sull’intero sistema politico italiano.
Prima di segnalare gli effetti immediati di questo terremoto politico e quali potranno essere le sue conseguenze, è bene sottolineare che la sua energia distruttiva viene da un’indignazione accumulata in decenni e cresciuta potentemente con la crisi economica e le crudeli misure d’austerità imposte dai governi di vario colore, fino a quello “tecnico”.
Quali sono gli effetti immediati?
1. La grande maggioranza degli italiani con questo voto ha seppellito la “Seconda repubblica”, un modello istituzionale antidemocratico fondato su leggi elettorali maggioritarie, bipolari e truffaldine e sullo strapotere di ristrette cerchie di politicanti venduti alle oligarchie finanziarie sovranazionali;
2. Sono stati severamente puniti tutti i partiti, dall’estrema destra all’estrema sinistra che, alla corte di Berlusconi o dalla parte di Prodi, hanno occupato la ribalta degli ultimi vent’anni;
3. Nemmeno Monti e il suo governo “tecnico” escono indenni. La grande ammucchiata che lo sostiene in Parlamento è ampiamente minoritaria nel paese, segno indiscutibile che la maggioranza degli italiani non solo considera ingiuste le misure d’austerità ma non crede che esse serviranno davvero ad evitare la catastrofe imminente.
La maggioranza degli italiani non è solo infuriata, chiede un profondo cambiamento politico. Qui sta la ragione del successo del M5S unica forza che ha saputo intercettare non solo la rabbia generale ma pure il desiderio di una radicale svolta politica. Patetico ci appare l’assordante coro dei politicanti difensori del sistema attuale dei partiti ormai in agonia. Servi dei “poteri forti”, essi lanciano all’unisono, contro il M5S, l’anatema del “populismo”. I limiti di questo Movimento sono a noi evidenti, come evidente è anche la sua giusta critica radicale e democratica al sistema, il suo rifiuto delle misure antipopolari di rapina, fino alla richiesta di uscita dall’Unione europea e dall’euro per ripristinare la sovranità monetaria.
Quali le possibili conseguenze future?
1. La batosta ricevuta dal Palazzo, darà una spinta al risveglio e al protagonismo delle masse popolari. I cittadini, dopo anni di apatia, stanchi dei colpi incessanti del potere oligarchico, si vanno liberando dalla prigionia e sono incoraggiati a prendere l’iniziativa, non solo a ridiscutere ma a fare politica. I destini del paese non verranno lasciati in mano ad una cricca di servi corrotti e incapaci. Rinasce la speranza, dalla difesa si può passare all’attacco, tutto diventa possibile. Si chiudono gli spazi per i ruffiani del sistema, si aprono prospettive per le forze che hanno ideee chiare sull’alternativa.
La maggioranza degli italiani non è solo infuriata, chiede un profondo cambiamento politico. Qui sta la ragione del successo del M5S unica forza che ha saputo intercettare non solo la rabbia generale ma pure il desiderio di una radicale svolta politica. Patetico ci appare l’assordante coro dei politicanti difensori del sistema attuale dei partiti ormai in agonia. Servi dei “poteri forti”, essi lanciano all’unisono, contro il M5S, l’anatema del “populismo”. I limiti di questo Movimento sono a noi evidenti, come evidente è anche la sua giusta critica radicale e democratica al sistema, il suo rifiuto delle misure antipopolari di rapina, fino alla richiesta di uscita dall’Unione europea e dall’euro per ripristinare la sovranità monetaria.
Quali le possibili conseguenze future?
1. La batosta ricevuta dal Palazzo, darà una spinta al risveglio e al protagonismo delle masse popolari. I cittadini, dopo anni di apatia, stanchi dei colpi incessanti del potere oligarchico, si vanno liberando dalla prigionia e sono incoraggiati a prendere l’iniziativa, non solo a ridiscutere ma a fare politica. I destini del paese non verranno lasciati in mano ad una cricca di servi corrotti e incapaci. Rinasce la speranza, dalla difesa si può passare all’attacco, tutto diventa possibile. Si chiudono gli spazi per i ruffiani del sistema, si aprono prospettive per le forze che hanno ideee chiare sull’alternativa.
2. Come bestie ferite, i partiti tenteranno di resistere in ogni maniera. Faranno quadrato più di prima attorno al Governo Monti e tenteranno di blindare il potere con “riforme” istituzionali ed elettorali. La loro protervia farà tuttavia calare il loro residuo consenso e finirà per indebolire, tanto più perché la crisi economica diventerà più dura, sia il governo “tecnico” che il Presidente della Repubblica, picconatore della Costituzione e ultimo baluardo del commissariamento del paese.
3. Un colpo letale lo subiranno gli eurocrati e le oligarchie liberiste e rigoriste europee. Il voto italiano, facendo crescere la sola forza che ha avuto il coraggio di presentarsi come anti-sistema, rafforza il flusso della sollevazione popolare iniziato in Grecia. Gli strozzini della finanza predatoria, fino a ieri, temevano solo il “contagio” del crollo dei loro guadagni, adesso debbono temere quello dell’avanzata dell’alternativa, non solo in quanto a misure d’emergenza necessarie ma di modello di società.
Mentre salutiamo l’affermazione del Movimento 5 Stelle, riconfermiamo il Progetto Politico di alternativa del Mpl. Se le forze della reazione si arroccheranno, se non accetteranno di alzare i tacchi, la sollevazione è inevitabile. Facciamo appello a tutte le forze che vogliono salvare il popolo lavoratore e il paese dalla catastrofe, a formare un Fronte ampio per dare vita ad un Governo popolare che applichi alcune misure d’emergenza per il rilancio dell’economia, la piena occupazione, la difesa dei diritti sociali e dei beni comuni, una democrazia repubblicana in cui il popolo eserciti la sua piena sovranità:
- la cancellazione del debito verso la finanza speculativa internazionale
- la nazionalizzazione del sistema bancario, creditizio e assicurativo, l’eliminazione delle banche d’affari
- il ritorno alla lira e l’abbandono dell’euro, il controllo pubblico sulla Banca d’italia
- l’uscita da tutti i blocchi e trattati che soggiogano l’Italia alle grandi potenze e ledono la sovranità nazionale
Per la Segreteria nazionale del Movimento Popolare di Liberazione
Massimo De Santi, Leonardo Mazzei, Moreno Pasquinelli
Leggi il Manifesto del Mpl
10 commenti:
Io non vedo tanto ottimismo.
Odio il PD, ma questa volta hanno ragione purtroppo. Hanno vinto. Quando il PD passa da 40 a 95 sindaci, non puoi focalizzarti come fanno tutti su Parma, dove governava il centrodestra e Bersani può dire che non hanno perso perché non era loro il sindaco uscente
se il pd non avesse il sistema di potere economico sociale ereditato dal pci, sindacato cgil, cooperative, etc, etc, col cavolo che avrebbe preso quei voti che in valore assoluto sono in deciso e continuo calo; un po di pasienza e tanta opposizione popolare e di classe da parte dei meno abbienti, ed il pd farà la fine del pasok in grecia.
Ma quale vittoria del PD????????
In termini assoluti, ovvero numero totale di voti ottenuti dalle loro liste, hanno perso un sacco di voti. ha ragione Crozza: il centro sinistra vince dove perdono le primarie (Genova, Belluno e Palermo). Dove le vincono, come a Parma, perdono le elezioni. Insomma il Pd è il primo partito, ma dentro il perimetro della minranza dei votanti.....
Non per difendere il PD ma per scetticismo leopardiano verso l'ottimismo fuori luogo del mpl: se parlate in termini assoluti anche Grillo ha preso il 10 % del 50% degli italiani, ovvero quasi sotto la soglia di sbarramento se fossimo in germania...
...la forma dell'acqua...occorre cambiare il contenitore...non il contenuto.
a "non per difendere il pd":
Mi sbaglio o ilM5S ha eletto un sindaco a Parma col 60% dei votanti. Ovvero la percentuale più alta o quasi d'Italia?
Ha pienamente ragione MPL. Il PD perde voti in senso assoluto e vince solo dove si sfalda il centrodestra, Il M5S vince a Parma ma cresce ovunque in particolare al Nord ma anche nelle isole dove a Palermo pur presentandosi la prima volta prende circa il 7%. Dobbiamo poi considerare che l'astensione è cresciuta a circa il 50% e sicuramente in quell'area M5S ha la possibilità di pescare alle prossime politiche al contrario del PD che per l'appoggio a Monti rischierà casomai di perdere ulteriori voti. Questo è realismo....
"se il pd non avesse il sistema di potere economico sociale ereditato dal pci, sindacato cgil, cooperative, etc, etc, col
cavolo che avrebbe preso quei voti "
insomma, se non avesse preso i voti che ha preso, col cavolo che prenderebbe i voti che ha preso.
"Il PD perde voti in senso assoluto e vince solo dove si sfalda il centrodestra,"
qualunque partito che vince lo fa perchè si sfalda quello che vinceva prima, altrimenti le elezioni non servirebbero a niente.
Quanto ai grillini, ci vuole davvero un'ingenuità (a essere buoni, a essere cattivi bisognerebbe scrivere qualcosa che verrebbe censurato) infinita per considerare positivo l'avvento di un movimento fondato sul qualunquismo (che è sempre stato di destra) e, soprattuto, che è proprietà privata di una sola persona. "Movimento 5 stelle" non è un partito, è un marchio registrato dal ragioniere Giuseppe Grillo. Siamo alla privatizzazione totale della politica, e voi l'appoggiate. Non ho parole
Si ma il 60% del 60% è comunque meno del 40% degli aventi diritto. Poi ci sono gli stranieri, i minorenni, coloro che hanno avuto condanne sopra i 5 anni e con l'espulsione dai pubblici uffici non hanno diritto a votare...
dove hai hai letto che mpl appoggi grillo?, forse leggendo qualche comunicato stampa del pd?, ed è inutile che ironizzi, il sistema di potere del pd gli consente di ottenere ancora voti spropositati rispetto alle politiche antipopolari e filoimperialiste del neo partito della borghesia; spero che questi rinnegati facciano la fine del pasok o del psi craxiano; quella sarà una splendida giornata per coloro che vogliono cambiare lo stato delle cose presente, nella prospettiva del socialismo; adesso che parole troverari o non per rispondere?; entra nel merito delle cose anche perchè sappiamo che grillo non rappresenterà mai gli interessi dei ceti sociali subalterni; come vedi la nostra è una scelta di classe per i meno abbienti e contro il capitalismo, la tua qual'è?
Posta un commento