tag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post9168195890677537140..comments2023-06-22T10:30:27.914+02:00Comments on sollevazione: SINISTRA, NAZIONE, INTERNAZIONALISMO (l'errore di Marx) di Sergio CesarattoSOLLEVAZIONEhttp://www.blogger.com/profile/06518274623438799369noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-89782158782802501492015-03-04T12:35:33.623+01:002015-03-04T12:35:33.623+01:00Secondo me questa questione deve essere impostata ...Secondo me questa questione deve essere impostata seguendo due voci:una pratica e una rifacentesi alla forma.<br />Riguardo la prima credo che al di la dei ragionamenti teorici fin ora fatti bisogna iniziare a considerare il più empiricamente possibile i cambiamenti avvenuti nelle strategie stesse delle classi dominanti riguardo la presenza la composizione e i compiti dello stato.<br />Se consideriamo queste il nemico,e qui mi pare che siamo tutti d accordo,credo che l'atteggiamento più giusto sia quello di muoverci di conseguenza,il che oggi significa,(indipendentemente dai vari credo teorici) muoversi prima di tutto in campo nazionale.<br />Perchè questo?<br />Semplicemente perchè se c'è un luogo in cui,anche marginalmente,una popolazione può difendersi(e mi riferisco ad una difesa “tecnica”,cioè che si serve di strumenti giuridici,legislativi e politici)questo è proprio quello stato che le nuove oligarchie hanno deciso di liquidare proprio perchè,a mio modesto avviso,la natura dalla quale è sorto non consente loro una libertà di manovra che oggi è fondamentale per questo cambio strutturale della società.<br />Riguardo la forma,essa rimane importante,anzi fondamentale se si vuole costruire un ampio fronte che rappresenti un blocco sociale che è destinato a crescere.<br />Guardiamoci in faccia e chiediamoci:”ma parlare di internazionalismo OGGI alle masse deideologizzate e imbevute della società dello spettacolo di OGGI può dare qualche risultato significativo?”.<br />A mio avviso no,e disquisire sulla purezza di certi concetti mentre la tendenza se ne va chiaramente da un altra parte (sia come pratica che come forma pura) mi sembra più estremista che rivoluzionario.<br />Ps:Marx, Engels, e compagnia briscola NON erano il vangelo o la parola di dio e loro erano i primi a saperlo.<br />Ragionare come se lo fossero è il modo più ignobile per disattenderli.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/05819183032055509158noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-12305692040798824872015-03-04T07:40:47.459+01:002015-03-04T07:40:47.459+01:00una vecchia idea di Preve questa della trappola di...una vecchia idea di Preve questa della trappola di Smith, la perdita di sovranità come perdita di spazio politico, trappola in cui sono cascati lo stesso Preve, Cesaratto e coloro che non afferrano la relazione necessaria tra mercato mondiale e competitività tra le diverse società civili borghesi, società condensate in stati (o patrie, nazioni, stati nazione, mercati interni, player primari ecc -concetti diversissimi ma qui per comodità equiparati).<br /><br />il capitale è globale per propria natura, va là dove lo porta il profitto, ma certo non disdegna le opportunità che le diverse aree di sfruttamento (inegualmente, capitalisticamente, sviluppate come devono essere appunto gli Stati) offrono al mutare dello scenario storico e geopolitico (ora per accumulare plusvalore assoluto, ora quello relativo, qui rendita finanziaria, là profitto ecc).<br /><br />La contrapposizione è più illusoria che reale, va da sè che l' internazionalismo (che perse la partita del novecento,l' esempio della Ruhr assieme ad altri mille) nulla ha a che fare con l'europeismo che nel proprio concetto NON porta in sè alcuna discriminante e contezza di classe.<br /><br />Non mi eccito più a vedere bandiere rosse ma perchè sostituirle con il tricolore? <br /><br />da<br /><br /><br /><br /><br /><br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-48677945510733640642015-03-02T11:58:05.739+01:002015-03-02T11:58:05.739+01:00" ...in ultima istanza il sistema qui e altro..." ...in ultima istanza il sistema qui e altrove si basa sul rapporto Capitale-Lavoro, il resto sono frattaglie."<br />C'è però una domanda da non tralasciare "E se il Capitale si concentra nell'1% della popolazione, che succede?.<br />Mi si vuol dire se destra e sinistra, o semplicemente la cosiddetta "democrazia", avranno ancora un posto in politica?<br />Oggi siano su quella strada: teorie di List o di Smith o di chi altro salti fuori.<br />Non viene a qualcuno il sospetto che molte teorie siano sballate oppure, e questo è forse il nostro caso, propalate ad arte per affumicare la vista a quanti si credono più intelligenti della media?Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-25731861875259320252015-03-01T00:15:54.557+01:002015-03-01T00:15:54.557+01:00Il capitale è globale e se ne sbatte degli stati e...Il capitale è globale e se ne sbatte degli stati e delle sovranità, fatto incontrovertibile e dimostrato dalla Storia degli ultimi secoli, non dalle chiacchere di un List o di un qualsiasi teorico nazionalista. <br />Nel concreto, abbiamo avuto il <i><b>socialismo in un solo paese</b></i> con modello esportato pure altrove, l'esperimento non è andato molto bene. Lo stesso vale all'altro opposto con l'esempio di <i><b>sovranità, patriottismo e purezza etnica al massimo grado</b></i> dato dalla Germania hitleriana, di cui oggi abbiamo una sorta di epigoni al minimo che qualcuno pensa di seguire giusto perché si definiscono anti-euro, come le Albe Dorate e i Fronti Nazionali, lepenisti o con naziverdi federal-localisti-secessionisti-neofascisti di contorno fa lo stesso. <br />E' probabile che si rifaranno errori e anche orrori già passati, al di là delle <i>fini analisi</i>. <br />Il futuro sarà quindi di un colore rosso-bruno? Buon pro gli faccia ai lavoratori che si illuderanno per l'ennesima volta. E gli andrà male per l'ennesima volta, con buona pace dei List denoaltri, perché in ultima istanza il sistema qui e altrove si basa sul rapporto Capitale-Lavoro, il resto sono frattaglie. <br />Tutto questo non per dire che una Syriza o un Podemos potranno risolvere chissà cosa restando nel recinto dell'Europa a ogni costo e dell'illusione di cambiare col confronto con le istituzioni europee e simili, ma per dire che <i>anche con un discorso nazionalista</i> poco si può fare senza avere una minima contezza delle reali regole del gioco. <br />Saluti, <br />Carlo.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-52684984576400245852015-02-26T22:24:39.750+01:002015-02-26T22:24:39.750+01:00È giusta questa analisi sull'importanza del na...È giusta questa analisi sull'importanza del nazionalismo (forse sarebbe meglio"patriottismo") per le lotte della sinistra.<br />Sollevazione lo ha capito da molto tempo, altri sembra stiano ancora trovando qualche difficoltà nella comprensione del concetto.<br /><br />La parte più spinosa però non viene affrontata.<br />Come sempre a sinistra la capacità analitica non ha mai fatto difetto ma purtroppo in politica l'aspetto fondamentale è la costruzione del consenso sia su programmi politici che (soprattutto) su ideali che abbiano forza identitaria.<br />Lí la sinistra si è fermata a una cinquantina e più di anni fa sia sul piano delle idee che su quello delle modalità di esprimerle e comunicarle a un popolo che naturalmente non si può mettere ogni volta a seguire un corso universitario solo per capire cosa dice l'intellettuale di turno.<br /><br />Intendo dire che il problemaccio del nazionalismo è che bisognerà per forza andare alla manifestazione comunista con la bandiera rossa MA ANCHE CON LA BANDIERA ITALIANA.<br />Qualche giorno fa sono stato a una riunione di RC dove tutti si lamentavano del fatto che qualcuno osasse presentarsi col tricolore...come la mettiamo?<br /><br />E non basta purtroppo: sarà assolutamente necessario dire "Noi italiani" trovando le parole con cui sottolineare una nostra specificità di cui dovremmo sentirci orgogliosi.<br />Certo non è obbligatorio farlo contrapponendosi a qualche altro popolo "nemico" ma chi sarà mai capace a sinistra di pronunciare queste parole risultando credibile e coinvolgente?<br />Perché "nazionalismo", come sanno molto meglio di noi a destra, significa essere in grado di comunicare messaggi prima emozionali che intellettuali, significa attaccarsi sentimentalmente a dei simboli (Hobsbawm le chiamava "le sacre icone") che, mi spiace dirlo, MA DEVONO ANDARE AL DI LÀ DI DESTRA E SINISTRA.<br />Nazionalismo, o meglio patriottismo, significa trovare simboli e ideali identitari che facciano sentire uniti il comunista con il gaullista lepeniano con il borghese colto e menefreghista. Siamo pronti ad accettarlo?<br />Occorrono messaggi forti di rottura, non solo di mediazioni, appassionati e non solo intelligenti...<br /><br />Chi comincia a farlo a sinistra?<br /><br />Paolo Ferrero pilatescamente dice "Non bisogna confondere l'internazionalismo del capitale con l'internazionalismo operaio" e con queste parole prudenti e inconcludenti illlustra in pieno la drammatica dislessia che coglie il comunista di fronte alle appartenenze sganciate da quella di classe.<br /><br />Concludo facendo presente che per costruzione la veicolazione di un senso di appartenenza nazionale si rende possibile solo mediante una persona che possa rappresentare una figura di riferimento della quale però a sinistra per adesso siamo del tutto sprovvisti. ZMarnoreply@blogger.com