tag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post7424284882251878567..comments2023-06-22T10:30:27.914+02:00Comments on sollevazione: LA TEORIA MARXISTA SPIEGA QUESTA CRISI?SOLLEVAZIONEhttp://www.blogger.com/profile/06518274623438799369noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-2576240774609115362012-10-08T17:35:09.275+02:002012-10-08T17:35:09.275+02:00Anonimo Demetrio
Mi sembra che non si tengano in c...Anonimo Demetrio<br />Mi sembra che non si tengano in conto i confliti bellici. E' vero che essi mandano su di giri varie industrie che ovviamente si alimentano con i capitali di stato perché nessuno del popolo compra bombe; tutt'al più le bombe si fanno comprare a fazioni aliene messe artificiosamente in lotta fra loro. Non credo però che ci sia un pareggio fra spese miltari ed export e ciò significa che la conduzione quarantennale della Guerra Fredda fu pagata dai popoli coinvolti. La guerra é un evento tremendamente dilapidatore di ricchezze e le spese militari dissanguano i governi e, soprattutto, le classi inferiori.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-51141762136363027542012-04-29T19:27:59.890+02:002012-04-29T19:27:59.890+02:00Moreno Pasquinelli;
"Marx, per quanto nel Te...Moreno Pasquinelli;<br /><br />"Marx, per quanto nel Terzo volume si fosse soffermato sulla funzione decisiva del credito, delle borse e delle banche, sul capitale produttivo d’interesse e sulla rendita, era ben lungi dall’immaginare il fenomeno della iper-finanziarizzazione, il sopravvento del capitale speculativo su quello industriale, che si sarebbe insomma capovolto il rango tra i due, che il capitale improduttivo avrebbe soggiogato quello produttivo, succhiandogli come una sanguisuga gran parte del suo plusvalore, che la borghesia sarebbe diventata in larga parte una classe rentier e parassitaria. Marx lo aveva forse sospettato (quando affermava che la borghesia avrebbe cessato di svolgere un funzione sviluppista) ma riteneva che il proletariato avrebbe prima preso in mano le redini della storia. Così non è stato. Lenin invece, nel suo "Imperialismo. Stadio supremo del capitalismo", si era avvicinato, e di molto, ad intuire come sarebbero andate le cose."<br />-------------------------------------------------------------<br /><br /> Scusatemi, ma questo scritto è di Karl Marx?<br />A me sembra che se l'immaginava eccome, o capisco male?<br />Preso da questo scritto;<br /> "Pauperismo e libero scambio - La crisi commerciale incombente"<br />di Karl Marx (1852).<br /><br />Questa eccedenza delle esportazioni sulle importazioni spiega perché il cambio è favorevole all'Inghilterra. D'altra parte, poiché l'eccedenza di esportazioni è pagata in oro, una larga parte del capitale britannico resta inutilizzata e va ad accrescere le riserve nelle banche. Le banche, come anche i privati, danno la caccia a qualsiasi mezzo di investimento di questo capitale inutilizzato. Di qui la grande disponibilità di capitale finanziario e il basso tasso di interesse. Il tasso di sconto per il cambio di prima classe va da 1, 3/4 al due per cento. Ora, se si consulta qualsiasi storia del commercio, per esempio la «History of Prices» di Tooke, si nota che la coincidenza di questi sintomi - accumulazione eccezionale di riserve auree nelle casse della Banca d'Inghilterra, eccedenza delle esportazioni sulle importazioni, tasso di cambio favorevole, abbondanza di capitale disponibile e basso tasso d'interesse - inaugura regolarmente nel ciclo commerciale la fase in cui la prosperità si trasforma in parossismo, la fase in cui immancabilmente da una parte si ha una massa eccessiva di capitali destinata all'importazione e dall'altra parte folli speculazioni su ogni sorta di seducenti bolle di sapone. Ma questo stadio parossistico non è altro che il prodromo della catastrofe. Il parossismo rappresenta l'acme della prosperità; non produce la crisi ma ne provoca lo scoppio.<br /> <br />So molto bene che gli stregoni ufficiali dell'economia inglese considereranno questa opinione come eccessivamente eterodossa. Ma, quando mai, sin dai tempi di «Prosperity Robinson» *, di quel famoso cancelliere dello scacchiere che nel 1825, alla vigilia dell'esplosione della crisi, inaugurò il parlamento profetizzando un'era di immensa e incrollabile prosperità, quando mai questi ottimisti borghesi hanno previsto o preconizzato una crisi? Non c'è stato periodo di prosperità in cui essi non abbiano approfittato dell'occasione per dimostrare che questa volta la medaglia non aveva rovescio, che questa volta il fato era vinto. E il giorno in cui la crisi scoppiava, si atteggiavano a innocenti e si sfogavano contro il mondo commerciale ed industriale con banalità moralistiche, accusandolo di mancanza di previdenza e di prudenza.<br /> <br />La particolare situazione politica creata da questa passeggera prosperità commerciale e industriale formerà l'argomento della mia prossima corrispondenza.<br /> <br />Karl MarxAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-36272507686793426112011-05-10T12:36:30.943+02:002011-05-10T12:36:30.943+02:00Leggiamo solo ora questo arguto commento. E concor...Leggiamo solo ora questo arguto commento. E concordiamo a nostra volta.SOLLEVAZIONEhttps://www.blogger.com/profile/06518274623438799369noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-12107982065753571192011-03-26T10:08:43.827+01:002011-03-26T10:08:43.827+01:00Perfettamente daccordo. Vorrei sottolineare il fat...Perfettamente daccordo. Vorrei sottolineare il fatto che la rendita finanziaria è una rendita reale, nel senso che produce reddito. Se il grande capitale ottiene reddito dall'investimento finanziario qualcun'altro subisce una perdita. La perdita è sempre appannaggio dei piccoli investitori (ceto medio), dell'azionariato diffuso (azionariato popolare), dei fondi pensione (lavoratori), delle banche che vengono rifinanziate dai governi (collettività). La sperequazione continua con la finanza depredando tutti gli strati sociali. Quando il capitale raggiunge punte estreme di concentrazione perchè non più mitigato dalle forze sociali, la mancata redistribuione del reddito deprime il ciclo produttivo non solo per sovraproduzione ma anche per sottoconsumo. Ecco che il capitale trova la strada della finanza per produrre ulteriore reddito accellerando ulteriormente la sperequazione sociale ed aggravando le ragioni stesse della crisi.Anonymousnoreply@blogger.com