tag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post2220595651846179123..comments2023-06-22T10:30:27.914+02:00Comments on sollevazione: NÉ MESSIA NÉ GURU di TonguessySOLLEVAZIONEhttp://www.blogger.com/profile/06518274623438799369noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-76927596086867693252017-07-28T13:50:55.776+02:002017-07-28T13:50:55.776+02:00Allo stesso modo confondere la sostanza trascenden...Allo stesso modo confondere la sostanza trascendente e spirituale degli “universali” platonici, la cui visione peraltro ha un nesso sostanziale con la filosofia politica platonica fondata sul Bene, con la “furia del dileguare” caratterizzante la logica del dirittismo nichilistico contemporaneo (i cosiddetti “diritti senza confini”), significa spostare del tutto illecitamente l’orizzonte centrale del platonismo anzitutto, confondere dunque la successiva visione “realista” sugli universali con quella più estremisticamente “nominalistica” in seconda battuta.<br />Quanto al fatto che elite culturali “cristiane” e nazionalpopuliste americane abbiano sostenuto Trump, non vedo perché debba far gridare allo scandalo; quando si parlava di “oligarchie mondialiste” e nichiliste ci si riferiva chiaramente a tendenze e frazioni strategiche che hanno in Soros, radicalmente antiplatonico per sua stessa ammissione, il loro punto convergente. A meno che si voglia negare che Soros, Alinstky, Jeremy Rifkin, e perché no Toni Negri?, siano la più compiuta espressione teorica e politico-operativa di tale visione strategica nichilista e mondiali sta. <br /><br />Infine, il tasto dolente. Il “chi non conquista è conquistato” quale massima spirituale e storica risulta essere una castroneria priva di senso. Ma poi, non si riesce a trovare di meglio, per contestare tale castroneria, che portare l’esempio dello Zen nipponico. Dunque, di quella asciutta pratica operativa che ha peraltro informato della sua spiritualità il Bushido, ovvero lo via del guerriero giapponese che ha meravigliato il mondo intero! Esempio che non fa altro che confermare la massima quando la vorrebbe negare a livello di castroneria. Il concetto taoista dell’ “Agire senza Agire” viene egualmente equivocato, con la classica presunzione occidentalista. In realtà, esso intende indicare il principio dell’agire senza guardare i frutti dell’azione allorché si voglia combattere contro il nemico più pericoloso, il nemico interno. Dunque tutto tranne l’astratto quietismo pacifistico. Ma visto l’amore per l’Oriente che sembra emergere in questo marxismo atipico, non si può allora che rimandare alla Bhagavad Gita, in cui il valore della suddetta massima emergerà in modo trasparente e radicale. <br />EOSnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-11553060653639899792017-07-28T13:50:03.144+02:002017-07-28T13:50:03.144+02:00Rispondendo brevemente all’articolo “Né Messia né ...Rispondendo brevemente all’articolo “Né Messia né guru”, anzitutto occorre notare che non si è riflettuto abbastanza sufficientemente sul concetto schmittiano di Katekhon, del quale si è intesa sottolineare nel precedente pezzo, non a caso, la valenza intimamente immanentistica. Sfugge all’autore della suddetta disamina, che Schmitt non intese opporsi al materialismo tecnologico proponendo un nuovo medioevalismo, come si vuole far credere; a tal punto che egli indicò il Katechov negli Anni Trenta inverarsi nell’azione dello statista italiano Mussolini, nel dopoguerra invece ipotizzò la possibilità redentrice contro i due imperialismi nel “partigianesimo”maoista o fochista guevarista. Questo giusto per dare un cenno di quanto sia complessa la concezione del Kathekov perché la si riduca a tal livello. <br /><br />Anche la questione Nietzsche è assai più complessa di come vogliono far credere due citazioni estrapolate; all’autore del suddetto articolo, forse sfugge che la visione dell’essente quale pura volontà di potenza rappresenta il lato destro del grande attacco sovvertitore alla tradizione platonica occidentale; il sansimonismo – che grande influenza avrà infatti su Marx – in quel contesto era il lato sinistro del medesimo fronte che convergeva al medesimo fine: negare la trascendenza dell’immanenza. Riguardo l’essenza social darwinista – dunque antiplatonica e antisoreliana, nonostante le distinzioni che sono d’obbligo considerare in tali casi– della visione del mondo del Nietzsche sono ormai talmente importanti gli studi di Alexander Tille che pare inutile tornarci sopra. <br /><br />I riferimenti “orientalistici” non colgono minimamente il punto. E stupiscono realmente se vengono da chi si dice marxista! Feuerbach nel suo iniziale attacco all’Hegelismo, che determinava l’iniziale coagulazione della Sinistra Hegeliana, rilevava che mentre la tradizione filosofica schellinghiana era una speculazione di sostanza orientale, la caratteristica dell’Hegelismo era invece intimamente occidentale poiché si basava sul principio della distinzione. Feuerbach chiariva dunque che la logica del concetto, come Autocoscienza, ossia come consapevolezza dell’esperienza dell’Io nel concetto, era di essenza platonica. Ora che per certi versi lo Hegelismo porti a compimento un germe immanentistico presente nello spirito del Mahayana – ma rimasto qui allo stato potenziale –non fa che confermare tale visione. E ciò ben intuì Nishida Kitaro che ai propri discepoli Zen consigliava in primo luogo la meditazione della Fenomenologia e della Logica, dato che avrebbero a suo parere purificato il pensiero da ogni scoria decadente più di qualsivoglia testo orientale. Che commetta questi scivoloni chi viene qui a dichiararsi marxista lascia basiti. <br />(continua)EOSnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-86495669383920420842017-07-27T13:21:36.362+02:002017-07-27T13:21:36.362+02:00Se è vero quanto leggo su wikipedia:
"Con Nie...Se è vero quanto leggo su wikipedia:<br />"Con Nietzsche si determina il significato non episodico, ma centrale del nichilismo, inteso come la base del pensiero contemporaneo[1]. L'emancipazione da ogni fede metafisica, da ogni fondamento e senso tradizionalmente acquisiti, viene espressa da Nietzsche nel detto «Dio è morto». Al culmine della metafisica occidentale, tutta volta a sollevare il velo dell'apparenza, l'impulso alla verità e all'affinamento della coscienza si trasformano nell'amaro riconoscimento dell'assenza di ogni verità, nel tramonto di Dio.[1] Se Dio muore non ci sono più termini di paragone esterni all'esistenza per giudicare di essa. Di fronte a questo crollo valoriale è possibile reagire in due maniere profondamente differenti: in modo passivo e in modo attivo. Si subisce il nichilismo passivamente se si abbandonano le cose al loro corso, un po' adeguandosi al crollo dei valori, un po' lamentandosi di questo crollo.[19] Il nichilismo passivo si configura quindi come chiusura nei confronti della creatività, in quanto il nichilista passivo semplicemente si aggrappa a qualche lembo di valore ormai decrepito che ancora riesce ad acciuffare nel marasma generale."<br /><br />...Allora non si possono mettere sullo stesso piano un Messia (Unto dal Signore), con il suo stuolo di nichilisti passivi, e un Guru (Colui che dissolve l'oscurità) come Nietzsche con i suoi discepoli iniziati al nichilismo attivo, partecipi cioè, con assertività, alla creazione dell'Uomo nuovo.francescoAnonymousnoreply@blogger.com