tag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post8349741679806794007..comments2023-06-22T10:30:27.914+02:00Comments on sollevazione: QUELL'AMERICANATA DELLA MMTSOLLEVAZIONEhttp://www.blogger.com/profile/06518274623438799369noreply@blogger.comBlogger27125tag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-9372017113758355972012-03-05T02:30:49.965+01:002012-03-05T02:30:49.965+01:00I limiti della crescita sono fisici..ambientali..d...I limiti della crescita sono fisici..ambientali..di un pianeta a risorse finite..siamo tutti d'accordo...ipotesi...siamo in un mondo che cresce economicamente in forma sostenibile..non inquinante e la gente tutta vive consapevolmente riguardo all uso dei beni(quindi senza obsolescenza pianificata)beni che possono essere di materiali non inquinanti(canapa?energia solare?)servizi di cura del territorio..restauro intelligente delle case al posto di nuovo cemento..ecc...(sottolineo sto giocando con un ipotesi)la pace sociale e'stata raggiunta gli stati del mondo cooperano tra di loro creando autarchia mondiale con pianifocazione contro gli sprechi ed inquinamenti...I deficit statali sono ora bilanciati dalla ricchezza privata aggregata quindi sono numeri con meno davanti compensati dal piu del settore privato che dal legittimita a quel meno....Il meno puo essere 100000000000000 che al cittadino spaventa...e Il caffe al bar costa 1.siccome e'una paura psicologica infondata si tolgono di comune accordo tre zeri e la sostanza non cambia perche anche Il caffe ora costa 0,01...ma lmpatto psicologico e'minore..siamo umani...forse per quello keynes sottolineava Il pericolo del debito sempre crescente..perche mina la fiducia...forse anche nell'ipotesi utopica da me descritta..quindi riteneva meno peggio la sua tesi del deficit nella crisi...ma rientro nel boom...risottolineo...divagazioni...I limiti fisici del pianeta restano...volevo sottolineare Il concetto che Il limite finanziario e'una balla colossale propagandata dai neoliberisti per usare la paura come leva funzionale ai suoi scopi...salutiGeorgejeffersonhttps://www.blogger.com/profile/12887260130882912126noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-32008980936969746902012-02-28T16:49:42.395+01:002012-02-28T16:49:42.395+01:00A me invece è sembrato di capire che tu giri l'...A me invece è sembrato di capire che tu giri l'Italia per raccogliere idee, ma che per ora sono poche e ben confuse. Se risparmiassi i soldi di questi tour e ti fermassi per un attimo a ragionare, magari in un mini convegno della tua città, gratuito, magari sotto il ponte ci arrivi più tardi, e chissà, con un po' di fortuna mai!<br /><br />La tua è la situazione generale, consolati, come quando l'uomo scese dagli alberi e dovette aguzzare l'ingegno per sopravvivere. Così è nata l'arma letale, il cervello. Ha solo un difetto, che per lavorare davvero deve fare in proprio.<br /><br />Alberto ContiAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-69473960522978546042012-02-28T15:29:41.103+01:002012-02-28T15:29:41.103+01:00si fiorenzo, confermo, non sei tu che ha inteso fi...si fiorenzo, confermo, non sei tu che ha inteso fischi per fiaschi.<br /> mi convinco sempre più che si parla tanto per parlare e questo<br />sarebbe bene che si facesse solo in quei mini convegni che si organizzano<br />in quel di milano. Come quando gioca la nazionale, siamo tutti allenatori.<br />Non sono economista ne studente della materia ma so di mio che mi son<br />fatto un mazzo così tutta una vita e che da qui a non molto mi ritroverò, se<br />va bene, con un pugno di mosche sotto un ponte. Conscio di questo ho<br />partecipato prima al convegno di Chianciano dove con forza si ribadiva<br />fuori dal debito fuori dall'euro, riprendiamoci la sovranità.<br />Sono stato anche a rimini e m'è sembrato di capire che quelle cinque persone dicessero che stiamo entrando in un vicolo cieco.<br />Hanno fatto un po di storia individuando con chiarezza responsabili e fini e a chianciano, meno dettagliatamente se n'era discusso.<br />Con forza hanno affermato che i provvedimenti che si stanno attuando<br />sono controproducenti (per i cittadini) e quel che conta di più, PRESI IN MALAFEDE.(il Francese dei cinque era alquanto dubbioso che la soluzione potesse arrivare PACIFICAMENTE) Han detto che volendo si riesce a pagare anche il<br />debito, nella nuova valuta naturalmente.<br />Mi son convinto quindi che la via di uscita c'è.<br />Ai primi di febbraio nevicava, speriamo che nella prima decade di marzo non...diluvi e che possa io sentire il nascente MLP voler prendere contatti<br />con i fratelli, cugini, compagni Greci, Portoghesi, Spagnoli, Francesi, nessuno escluso (fin tanto che si ha voce e forza) per confrontarsi sulle<br />strategie COMUNI di opposizione al malefico disegno.<br />totò.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-30233267397093723012012-02-28T15:13:30.133+01:002012-02-28T15:13:30.133+01:00Vorrei solo sgombrare il campo da un possibile equ...Vorrei solo sgombrare il campo da un possibile equivoco.<br />L'emittente della moneta non è solo la BC. Prima della crisi le BC emettevano sostanzialmente banconote, che costituicono pochi punti percentuali, ad una sola cifra, della massa monetaria in circolazione (M3), senza calcolare il restante degli asset finanziari, che per me è moneta tanto quanto, che sono 10 o 15 volte, come minimo, il PIL mondiale.<br /><br />Lasciamo pure stare le definizioni e le realtà numeriche attuali delle varie forme di moneta. Ma non si può ignorare e dimenticare che più del 90% della moneta fiat in senso classico è emessa come credito dalle banche commerciali privatizzate, in ragione del tasso di riserva frazionaria deciso centralmente. In queste condizioni, con una base monetaria (moneta di BC) ridotta all'osso, hai voglia a mettere la BC sotto il controllo governativo, non serve a niente; la "sovranità", direbbe un vero banchiere, tenetevela pure, a me interessa emettere il grosso della moneta. (risultato di Bretton woods).<br /><br />Ciò che presumo della MMT deriva dallo stesso lessico strombazzato da Barnard: è bello e giusto, e cosa salutare, che lo Stato "spenda a deficit". E chi la monetizza questa spesa? La BC o "il mercato"? Il risultato non cambia, cresce sempre di pari quantità il debito pubblico.<br /><br />Non ho MAI sentito da un MMT-man anche solo nominare l'emissione di moneta di Stato senza debito alla fonte.<br /><br />Se mi sbaglio mi corigerete.<br /><br />Alberto ContiAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-83514875511586355732012-02-28T14:34:10.578+01:002012-02-28T14:34:10.578+01:00Caro Moreno, la liquidità immessa nel sistema dall...Caro Moreno, la liquidità immessa nel sistema dalla BCE va tutta a finire nel "contenitore" sbagliato. E infatti la MMT propone, ad esempio (c'è un video da Rimini che quando sarà pubblicato riporterà l'affermazione) che ogni anno la Banca Centrale (BC) devolva circa il 10% del PIL a tutti i cittadini, su base pro-capite. <br /><br />Perché questa prassi (da finanziare con emissione di moneta non a debito) può stabilizzare il sistema? Attento! Ho detto "stabilizzare il sistema", non renderlo "il migliore dei sistemi possibili". Lo stabilizzerebbe perché contrasterebbe l'accumulo di capitale che ha, come conseguenza, proprio la famosa caduta tendenziale del profitto. Oltre all'ingiustizia che comporta.<br /><br />Immagina di andare al casinò, ti metti intorno a un tavolo con altri giocatori e cominci a puntare. Immagina, ora, che qualcuno cominci a vincere, e altri a perdere. A un certo punto chi perde comincia ad essere escluso dal gioco, perché non ha più le fiches per rilanciare. Cosa può fare il Banco per consentire al gioco di continuare? Un modo (sbagliato, che non risolve il problema) è quello di dire ai giocatori in perdita "tirate fuori i vostri orologi e i vostri ori, ed io Banco vi darò altre fiches". Ovviamente, i giocatori che stanno vincendo sono d'accordo: vedono la possibilità di appropriarsi degli orologi e dell'oro. Oppure, il Banco può dire "eccovi altre fiches, per tutti e gratis, cento a testa e continuate a giocare". Non è una soluzione da "Paradiso terrestre" (se preferisci, non è il Socialismo), perché chi sta vincendo continuerà probabilmente a vincere, e chi perde a perdere, e così non ci sarà mai vera giustizia. Ma la serata al casinò passa senza che nessuno debba suicidarsi e, per parafrasare Keynes, sul lungo periodo andremo tutti a nanna. Questa che ti ho descritto è, in buona sostanza, il rimedio della MMT. Un rimedio che, certamente, non piace ai giocatori più fortunati, i quali:<br /><br />a) vedono annacquate le loro vincite in fiches (inflazione: se ho vinto 800 fiches su mille ho l'80% della ricchezza sul tavolo, ma se il banco regala altre 1000 fiches a tutti i giocatori, pro-capite, questa quota diminuisce) <br /><br />b) vedono sfumare la possibilità di mettere le loro zampacce sugli orologi dei giocatori che stanno perdendo.<br /><br />L'errore che tu, e molti altri che criticano la MMT, state facendo, è quella di metterla a confronto con uno Stato socialista (o comunista o quello che vuoi) costruito, con la forza della politica, in modo da realizzare un sistema in cui le ingiustizie non solo vengono contenute, ma addirittura eliminate. Per questo, in un precedente commento, ho detto che forse dovreste dedicarvi alla definizione di un modello di Stato socialista che funzioni. Parlare di MMT significa entrare in uno scenario mentale nel quale si mette da parte, almeno per la durata della discussione, il fatto che il Socialismo può essere una soluzione molto più interessante, e accettare di confrontare la MMT con le altre modellizzazioni dell'universo monetaristico-capitalistico.<br /><br />Fiorenzo FraioliFiorenzo Fraiolihttps://www.blogger.com/profile/13556924266268655501noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-41994025980855088052012-02-28T14:00:05.148+01:002012-02-28T14:00:05.148+01:00Fiorenzo ha ragione: la MMT, vedi gli scritti di L...Fiorenzo ha ragione: la MMT, vedi gli scritti di L. Randall Wray, implica che la banca centrale sia pubblica e ubbidisca al governo. MCiò non toglie che Conti ha ragione: la MMT resta dentro al paradigma monetarista-quantitativo, tuttavia rovesciandolo a testa in giù. Lavorando alla seconda parte.<br />Fiorenzo: scarsità di moneta che? La Bce ha devoluto alle banche la sommetta di quasi 550 Mld e ne sta per erogare altrettanti. Non c' affatto scarsità do moneta, ma tesaurizzazione della stessa e mancanza di investimenti.<br />E quindi la domanda (non quantitativa ma qualitativa) è: perché mai pure essendoci tanta liquidità essa non entra nel circuito della produzione e resta in quella speculativo della rendita?<br />E' possibile dare una risposta plausibile prescindendo dalla teoria marxisana del capitale e delle crisi, per cui il capitale disinveste a causa del tasso di profitto atteso non sufficientemente remunerativo o addirittura negativo?<br />Questo è il busillis e ritenere che questo o quell'uso della moneta possa alzare il saggio di profitto, scusate la parola, è proprio una coglioneria.SOLLEVAZIONEhttps://www.blogger.com/profile/06518274623438799369noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-55723127439928486822012-02-28T11:10:53.431+01:002012-02-28T11:10:53.431+01:00Scrive Alberto Conti: "Mi par di capire che i...Scrive Alberto Conti: "Mi par di capire che invece quelli della MMT siano rigidamente vincolati al paradigma vigente, fondato sulla privatizzazione del sistema bancario, cioè dell'emittente e gestore della moneta".<br /><br />A me è parso di capire esattamente l'opposto. Forse un chiarimento in proposito è un pre-requisito per continuare a discutere. Non sono ancora disponibili i video di Rimini ma mi sembra di ricordare che, in più occasioni, è stato detto che:<br /><br />a) la moneta deve essere sovrana<br />b) l'emissione della moneta deve essere pubblica e senza debito per lo Stato<br />c) addirittura uno dei relatori ha sostenuto l'opportunità che la BC distribuisca "pro-capite", ogni anno, una quota di nuova moneta pari al 10% del PIL, ciò allo scopo di contrastare la scarsità di moneta causata dall'accumulo e dalla tesaurizzazione della stessa.<br /><br />E' possibile, ovviamente, che io abbia inteso "fischi per fiaschi". In tal caso chiedo scusa.<br /><br />Fiorenzo FraioliFiorenzo Fraiolihttps://www.blogger.com/profile/13556924266268655501noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-88592053507155154222012-02-28T10:25:26.961+01:002012-02-28T10:25:26.961+01:00Molto interessante sia l'articolo di Moreno ch...Molto interessante sia l'articolo di Moreno che i commenti successivi, complimenti! Nell'attesa della II parte aggiungo una piccolissima osservazione.<br /><br />Quando si sceglie un approccio tecnico all'economia, diciamo "monetarista" o comunque quantitativo, si dovrebbe aprire la mente al possibile ventaglio delle ipotesi fondative di un paradigma monetario alternativo.<br /><br />Mi par di capire che invece quelli della MMT siano rigidamente vincolati al paradigma vigente, fondato sulla privatizzazione del sistema bancario, cioè dell'emittente e gestore della moneta. Giocoforza lo Stato dovrà indebitarsi per coprire il deficit di bilancio pubblico, sostituendo di fatto la base monetaria coi titoli di Stato onerosi per il contribuente. E non è minimizzando il tasso di onerosità che si può fingere di aggirare l'inganno. Anzi, l'invocata "sovranità" diventa in questo caso un volgare alibi della truffa di fondo.<br /><br />La crescita esponenziale oggi risulta evidentissima per le emissioni delle 8 principali banche centrali del pianeta, e questo in contemporanea all'esplosione dei debiti pubblici. Qui il ciclo non c'entra più niente, è un fenomeno sistemico inevitabile per giustificare il picco della sperequazione delle ricchezze, proprio nel momento della saturazione fisica del sistema mondo che alimenta i "mercati".<br /><br />Vi giro la domanda che mi è stata fatta al mini-convegno di Milano sugli stessi temi e nello stesso momento, il 25 febbraio:<br /><br />"Perchè questa crisi finanziaria dovrebbe essere l'ultima, e non uno dei tanti cicli di lungo periodo?"<br /><br />Alberto ContiAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-24563296592807594952012-02-28T08:34:35.767+01:002012-02-28T08:34:35.767+01:00Ho dato una rapidissima occhiata (devo andare al l...Ho dato una rapidissima occhiata (devo andare al lavoro) al post e al link suggerito dall'anonimo che si firma V.R. <br /><br />Circa a metà del post linkato leggo: <br /><br />"Lo Stato è un organo di classe, attualmente in mano alla borghesia per la difesa dei suoi interessi legati al profitto. Lo Stato che dà piena occupazione e welfare state come se piovesse, è uno Stato operaio, il presupposto del quale è la distruzione dello Stato capitalistico, con l’esproprio dei capitalisti e la pianificazione economica, ovvero la sostituzione del modo di produzione capitalistico con quello socialista".<br /><br />Giustissimo V.R., però ti faccio una domanda: lo Stato operaio presuppone necessariamente ed inevitabilmente la "pianificazione economica", oppure è possibile immaginare uno Stato operaio nel quale ognuno è libero di produrre e consumare quel che vuole (pur nei limiti imposti dal criterio della salute pubblica e dell'ambiente)? Se la risposta è "si, lo Stato operaio è possibile solo in una economia pianificata" allora è inutile perdere tempo con la MMT. Se, invece, la risposta è "no, lo Stato operaio può convivere con il mercato", allora la MMT, come ogni teoria economica, può fornire informazioni interessanti, visto che anche in questo "Stato operaio che convive con il mercato" (lo vogliamo chiamare socialista?) dovrà esserci una moneta, un regime dei prezzi per beni e servizi e la libertà, per i cittadini, di scambiarseli utilizzando una moneta. La quale, mi pare evidente, dovrebbe essere sovrana (altrimenti avremmo uno Stato operaio colonia di un altro Stato). <br /><br />Ebbene, la MMT altro non è che uno strumento per lo studio della moneta in un'economia NON pianificata (in quest'ultima, non di moneta dovremmo parlare, ma di buoni di acquisto nominali e non scambiabili tra i cittadini), quale che sia la classe che controlla lo Stato: i feudatari, la borghesia mercantile o finanziaria, i militari, oppure quella indeterminata entità alla quale ci riferiamo spesso con il termine "popolo".<br /><br />In definitiva, se si vuole parlare di MMT, non ha senso porla a confronto con un modello di economia pianificata. Parliamo di MMT confrontandola con le altre teorie che cercano di "far funzionare" l'economia di mercato. Se anche il solo parlare di "mercato" fa venire le convulsioni, allora si parli d'altro. Ad esempio, di come modellizzare al meglio un'economia pianificata.<br /><br />Un saluto, Fiorenzo FRaioli.Fiorenzo Fraiolihttps://www.blogger.com/profile/13556924266268655501noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-615353337158366552012-02-28T03:04:38.398+01:002012-02-28T03:04:38.398+01:00di RICCARDO ACHILLI;
I profeti della modern monet...di RICCARDO ACHILLI;<br /><br />I profeti della modern monetary theory spacciano per nuova ciò che in sostanza è la teoria keynesiana della moneta, nella sua versione più radicale.<br />La teoria originaria di Wray non è altro che la riproposizione con un lessico più moderno delle teorie del deficit spending e dell’espansione monetaria keynesiane, roba che viene studiata al primo anno di economia con i grafici delle curve Is/Lm. Tale modello incontra notevoli limiti: intanto è valido in economia chiusa, perché in economia aperta un incremento di spesa pubblica potrebbe favorire l’espansione produttiva di un altro Paese, e non del tuo, mediante l’incremento delle importazioni, ed un’espansione monetaria potrebbe portare ad una riduzione del tasso di interesse, con conseguente fuga di capitali all’estero.<br />Venendo alla crescita del debito, questa non è neutrale socialmente, come ben dice De Simone, inoltre non è vero l’assunto di base della MMT, ovvero che in condizioni di sovranità monetaria il debito possa crescere all’infinito. Intanto, perché si arriva ad un punto in cui i creditori non sono più propensi a rinnovare le quote di debito in scadenza, e pretendono il pagamento a liquidazione (è il caso del default, quando cioè il debito sovrano non ha più mercato, non può più essere piazzato) ed anche la monetizzazione di tale debito ha il limite intrinseco dato dall’esplosione dell’inflazione e dalla svalutazione della moneta, che diventa talmente abbondante da essere carta straccia che nessuno vuole (una situazione generatasi durante la crisi di Weimar, ma anche nei Paesi socialisti, in cui tutti erano pieni di soldi che però nessuno voleva, perché non ci si comprava niente, e ci si affannava a procurarsi valuta estera pregiata al mercato nero, perché quella era ancora una moneta avente un valore). Inoltre, l’espansione eccessiva della massa monetaria fa scendere il tasso di interesse fino ad un livello minimo, rispetto al quale tutti gli operatori si autoconvincono che tale livello non potrà che risalire, e di conseguenza nessuno più chiederà prestiti o farà investimenti, con il risultato che la politica monetaria diverrà inefficace e che l’economia andrà in recessione. È la classica situazione di trappola della liquidità analizzata da Keynes. E tutto ciò smentisce l’assunzione di base secondo cui basta aumentare la spesa pubblica, all’occorrenza stampando moneta per coprire l’aumento dell'indebitamento, per raggiungere la felicità.<br /><br />http://bentornatabandierarossa.blogspot.com/2012/01/i-neoborboni-contro-paolo-barnard-in.htmlAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-55719113109427582392012-02-28T02:58:37.203+01:002012-02-28T02:58:37.203+01:00Un ottimo contributo, alle fesserie che spara P.Ba...Un ottimo contributo, alle fesserie che spara P.Barnard, lo ha dato il compagno L.Mortata, a questo link:<br /><br />http://bentornatabandierarossa.blogspot.com/2012/01/i-neoborboni-contro-paolo-barnard-in.html<br /><br />Saluti.<br /><br />V.R.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-67963199477902327842012-02-28T01:34:25.697+01:002012-02-28T01:34:25.697+01:00[>]
MMT, ovvero la bufala della Modern Money T...[>]<br /><br />MMT, ovvero la bufala della Modern Money Theory del signor rossi: <br /><br />http://mmt.primit.it<br /><br />[^]Sandro Pascuccihttps://www.blogger.com/profile/07818376440380842023noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-63329002097126878002012-02-27T22:25:22.638+01:002012-02-27T22:25:22.638+01:00se ne deduce solo che c'è una gran confusione ...se ne deduce solo che c'è una gran confusione sulla teoria del valore in Marx (ovvero il plusvalore!), che gli MMTisti confondo con la teoria classica di Smith-Ricardo. Come se Marx non fosse stato un critico dell'economia politica classica!!!! Stendo un velo pietoso sulla tesi della versione liquida della teoria del valore marxiana. Una fesseria, perdonami, a cui possono abboccare solo quelli che non hanno afferrato il pensiero radicale di Marx e che vorrebbero intrupparlo tra la schiera degli economisti. SPero di spiegare il tutto nella seconda parte...SOLLEVAZIONEhttps://www.blogger.com/profile/06518274623438799369noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-49806229707817379332012-02-27T22:07:30.826+01:002012-02-27T22:07:30.826+01:00Pasquinelli, sono l'anonimo delle 09:01.
Mi ...Pasquinelli, sono l'anonimo delle 09:01. <br /><br />Mi spiace dovermi ripetere, ma dici cose che non stanno in cielo nè in terra. Non hai letto le teorie, altrimenti non scriveresti questo: "<i>Io solo ritengo valida l'analisi marxiana del capitale e il suo caposaldo: la teoria del valore (che solo a nominarla agli MMtisti gli viene l'orticaria)</i>"<br /><br />Se ti fossi sforzato un po', sapresti che la teoria del valore-lavoro è condivisa anche da molti MMTisti. Un esempio in Italia è Riccardo Bellofiore. Qui tutti criticano la MMT ma nessuno ha fatto lo sforzo di leggerne i presupposti teorici. <br /><br />Randall Wray:<br />"<i>This paper extends earlier work (Wray 1991; see also Wray 1992b) that argued that liquidity preference theory should be interpreted as a theory of value. Here I will argue that two theories of value are needed for analysis of a monetary production economy: the labor theory of value and the liquidity preference theory of value. Both Keynes and Marx were trying to develop a monetary theory of production; Marx, of course, adopted a labor theory of value in his analysis, and it was previously argued that Keynes adopted a liquidity preference theory in his. A monetary theory of production should adopt both, however, and I will argue that Keynes seems to have recognized this. Further, Keynes did adopt labor hours as the measure of value and said he agreed that labor produces all value. I admit it is still a leap to claim that Keynes accepted both theories of value. Instead, I argue he should have adopted both and will show that this is consistent with the purposes of the General Theory. </i>"<br /><br />http://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=150497Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-88453920901562084492012-02-27T21:15:22.394+01:002012-02-27T21:15:22.394+01:00Pedro, io non ho l'abitudine di dare una rispo...Pedro, io non ho l'abitudine di dare una risposta ad ogni costo, per cui ti dico molto chiaramente che non so cosa accadrebbe se uscissimo dall'euro e tornassimo ad una lira fortemente svalutata. Alcuni sostengono che ci sarebbe una forte fiammata inflazionistica, altri negano ciò. Alcuni dicono che faremmo la fine dell'Argentina (ma la stiamo già facendo) altri (vedi Parguez a Rimini) che con l'uscita dall'euro e il ritorno alla lira faremmo paura alla Germania. Non so che dirti, se non questo: quale che sia la scelta, su questo e tutto il resto, io voglio (pretendo! esigo! ... e tutti gli altri imperativi che ti passano in testa) che la decisione sia presa dal popolo italiano, non da un'élite di gaglioffi.Fiorenzo Fraiolihttps://www.blogger.com/profile/13556924266268655501noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-78209705302597514962012-02-27T21:09:09.126+01:002012-02-27T21:09:09.126+01:00Prima possibile la seconda parte, dove provo a spi...Prima possibile la seconda parte, dove provo a spiegare che l'errore sta nel manico: ovvero: (1) nella teoria del denaro; (2) nella teoria dello sviluppo capitalistico; (3) nella teoria delle crisi capitalistiche; (4) nella concezione del capitale (ovvero: 3+4); ed infine (4) in cosa consista la ricchezza sociale.<br />Solo due tweet per adesso: Fiorenzo, ma da dove trai l'impressione che io riaffermi un'economia collettivista integrale? Io questo a priori non ce l'ho affatto, mentre a me sembra ti abbia un pregiudizio per cui, siccome sono canticapitalista, non farei che proporre la solita solfa "comunista" d'antan. Io solo ritengo valida l'analisi marxiana del capitale e il suo caposaldo: la teoria del valore (che solo a nominarla agli MMtisti gli viene l'orticaria)<br />All'anonimo delle ore 09:01: sì, non ho letto in fico secco di Barnard, Barnard non è un americanista, non ho capito nulla della MMT, i suoi teorici non sono dentro fino ai capelli all'economia dominante e ai paradigmi marginalisti e keynesiani. Sì, ho detto tutte cazzate.<br />Ci vediamo alla seconda puntata.SOLLEVAZIONEhttps://www.blogger.com/profile/06518274623438799369noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-65308582853011532492012-02-27T20:40:03.937+01:002012-02-27T20:40:03.937+01:00@ Ecodellarete
Siamo d'accordo su tutto. Per ...@ Ecodellarete<br /><br />Siamo d'accordo su tutto. Per me infatti era implicito che bisogna tornare a monete nazionali, non sostenevo certo di applicare la MMT alla Unione Monetaria Europea: non funzionerebbe.<br />Ma questo lo dicono da sempre anche i professori della MMT, cioè che l'Euro è un errore e che è meglio una moneta nazionale.<br /><br />Non capisco però se tu ritieni che questa teoria non risolve gli squilibri commerciali anche in regime di moneta sovrana. Io penso di sì, la svalutazione/rivalutazione risolve il problema, anche se ovviamente non basta, bisogna ridurre la dipendenza dall'estero e questo si fa sostenendo l'industria interna o nazionale, ricominciando a produrre entro i nostri confini.<br /><br />Forse tu pensi agli squilibri tra nord e sud Italia, che esistevano nonostante avessimo la Lira. Ma non credi che investimenti (magari pubblici) nel meridione, creazione di posti di lavoro, eccetera, possano ridurre questi squilibri? Io penso che negli anni passati non si è fatto abbastanza per sviluppare l'economia del sud, ma uno stato a moneta sovrana, se ci fosse la volontà, sarebbe in grado di farlo.<br /><br />In Italia credo che si potrebbe anche fare, siamo tutti italiani, e i leghisti sono una minoranza. Credo che molti sarebbero contenti di una rinascita economica del meridione.<br /><br />In conclusione, per me la MMT risolve anche gli squilibri commerciali, per il semplice fatto che essa riguarda le finanze dello stato, e lo stato se vuole può fare tutto.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-37914639736860439912012-02-27T20:16:32.775+01:002012-02-27T20:16:32.775+01:00@ecodellarete L'applicazione dell'MMT prop...@ecodellarete L'applicazione dell'MMT proposta a Rimini sostiene che la spesa a deficit ha senso fino al raggiungimento della piena occupazione perché sostanzialmente non dovrebbe produrre inflazione. Il problema delle partite correnti è un problema che esiste, la risposta che danno i tecnici dell'MMT è infatti di tornare ad una moneta sovrana (quindi la Grecia con la Dracma e l'Italia con la Lira), quello che non mi quadra e su cui non ho trovato una giustificazione è questo: se le partite correnti sono molto sbilanciate verso una importazione, una svalutazione (che sicuramente avverrebbe tornando per esempio alla Lira, e su questo sono tutti d'accordo) non porterebbe ad una sostanziale autarchia?Pedrohttp://stefanopedrazzi.blogspot.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-63434497796359775272012-02-27T19:04:54.389+01:002012-02-27T19:04:54.389+01:00@libero: se nel tuo post si sostituisse il termine...@libero: se nel tuo post si sostituisse il termine "capitalismo" con "socialismo", esso sarebbe ancora valido. In effetti stai ponendo (correttamente) il problema dei limiti della crescita, che è un problema generale, a prescindere se questa "crescita" avviene in un sistema iniquo (capitalista) o equo (collettivista o comunista).<br /><br />@anonimo (che parla di Bagnai): se si applicassero i concetti della MMT ad un'unione monetaria sbagliata, perché realizzata tra paesi troppo disomogenei (e senza prevedere trasferimenti netti di risorse dalle aree in surplus a quelle in deficit), la ricetta della MMT di stampare moneta e distribuirla "pro-capite" alla popolazione non risolverebbe che in parte il problema. Servirebbe, come giustamente dici, anche un meccanismo di svalutazione/rivalutazione tra le differenti aree. Non sto parlando male della MMT, dico solo che non puoi dare la stessa moneta alla Germania e alla Grecia, MMt o non MMt. La MMT, in definitiva, descrive come dovrebbe funzionare un sistema monetario in un'economia senza eccessivi squilibri, ma NON è la soluzione per qualsiasi squilibrio. Con l'euro sono riusciti a sommare due problemi: la moneta-debito (cioè privatizzata) e un sistema squilibrato dal punto di vista delle partite correnti tra i diversi paesi che vi concorrono. Ergo: crollerà.Fiorenzo Fraiolihttps://www.blogger.com/profile/13556924266268655501noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-12665035464369597862012-02-27T18:13:06.427+01:002012-02-27T18:13:06.427+01:00L'avverarsi dei rendimenti decrescenti delle r...L'avverarsi dei rendimenti decrescenti delle risorse naturali coglie l'economia occidentate in un fase particolare, quella della globalizzazione neoliberista. In questa fase, in presenza di consumatori - lavoratori con redditi decrescenti a causa delle massicce delocalizzazioni produttive nei paesi con un costo del lavoro molto più basso, l’unica maniera di far andare avanti l’economia occidentale è stata quella di favorire l'espansione dei consumi a mezzo di una smisurata espansione dell’indebitamento privato. I rendimenti decrescenti delle risorse naturali, manifestatisi platealmente all'inzio di questo secolo con la costante crescita dei prezzi del petrolio, hanno semplicemente messo fine al gioco, per sempre. L'aumento generalizzato dei prezzi ha, infatti, destabilizzato il fragile equibibrio basato sul consumo a credito, mettendo in crisi il sistema finanziario allorquando i consumatori non hanno più potuto sostenere i propri consumi se non con la concessione di ancora più credito a tassi più elevati.<br />E poichè ogni tentativo di ripresa dei consumi e quindi della produzione porta inevitabilmente a sempre più elevati aumenti del prezzo del petrolio e quindi dei prezzi in generale, i consumatori continueranno a non disporre di redditi sufficienti per consumare e le imprese a non produrre profitti. E, naturalmente, questo significa la fine del sistema finanziario e dell'economia capitalistica in generale. <br />Nei paesi emergenti, invece, che sono ancora in piena accumulazione capitalistica, i costi crescenti del petrolio non costituiscono ancora un freno alla crescita economica perchè il costo del lavoro e il costo dello stato sociale non hanno ancora raggiunto i loro asintoti e pertanto consentono ancora una crescita sostenuta. Tra qualche anno anche loro raggiungeranno il limite dello sviluppo visto che, allora, i costi del petrolio saranno veramente proibitivi anche per un paese con costi del lavoro e dello stato sociale molto bassi. <br />Il 2013 sarà, molto probabilmente, l’anno in cui cominceranno a manifestarsi i segni inequivocabili del collasso sistemico, sopratutto dell'iperconsumistico capitalismo americano. Chechè ne pensi Barnard.Liberonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-2168233316332137142012-02-27T18:12:17.729+01:002012-02-27T18:12:17.729+01:00@ Fiorenzo Fraioli
Ho letto il tuo recente post s...@ Fiorenzo Fraioli<br /><br />Ho letto il tuo recente post sulla MMT. Dici che secondo te non risolve gli squilibri delle partite correnti.<br /><br />Ma a me non sembra, perchè dici così? Se c'è un deficit delle partite correnti la moneta si svaluta, e il deficit si riduce e le partite correnti migliorano. E' un meccanismo che aggiusta gli squilibri, e quelli della MMT ne enfatizzano l'importanza.<br /><br />Il problema c'è quando sei in una unione monetaria e non puoi svalutare. Mi sembra che Bagnai stia dicendo le stesse cose.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-56212080317740934502012-02-27T18:12:03.352+01:002012-02-27T18:12:03.352+01:00I marxisti neosmithiani, seguendo gli economisti c...I marxisti neosmithiani, seguendo gli economisti classici, hanno chiaramente ribadito che il capitalismo globalizzato trova i suoi invalicabili limiti di sviluppo nei rendimenti decrescenti delle risorse naturali. Giovanni Arrighi nel libro "Adam Smith a Pechino" (pag. 84-86), spiega che si ha una trappola malthusiana di basso livello quando, per bassi livelli di reddito pro capite, il tasso di crescita della popolazione è superiore al tasso di crescita del reddito impedendo così lo sviluppo economico. Arrighi mostra chiaramente che se si riesce a sfuggire alla trappola malthusiana attraverso un miglioramento della produttività in virtù di un miglioramento delle tecniche di produzione, che permette un tasso di crescita del reddito superiore al tasso di crescita della popolazione, si avrà prima o poi, per alti livelli di reddito pro capite, una trappola smithiana di alto livello a causa dei rendimenti decrescenti della terra e cioè delle risorse naturali, compresi i combustibili fossili, come sta accadendo attualmente. Tutto ciò condurrà innanzitutto ad uno stato stazionario, un plateau in cui reddito e popolazione avranno lo stesso tasso di crescita e, successivamente, a un tasso di decremento del reddito superiore al tasso di crescita della popolazione , con inevitabile decrescita della medesima.<br />L'attuale capitalismo, (cioè, sostanzialmente, quello oggetto dell'analisi marxiana) presenta, in estrema sintesi, tra le sue caratteristiche fondamentali, uno sviluppo su basi di mercato, con elevati consumi di energia, alta intensità di capitale e bassa intensità di lavoro nonchè una subordinazione dell'interesse della collettività agli interessi del capitale, sopratutto finanziario. Al contrario il capitalismo teorizzato dal Smith, nella versione filologicamente rigorosa del suo pensiero fornita da Arrighi, in contrapposizione a quella volgare propagandata dagli economisti che fanno riferimento al paradigma dominante, è il capitalismo giunto all'inevitabile fine del suo sviluppo e cioè al cosiddetto stato stazionario; un'economia di mercato non capitalistica (in base all'assunto di Fernand Braudel che sia necessario distinguere capitalismo ed economia di mercato e che lo sviluppo su basi di mercato possa definirsi capitalistico non perchè caratterizzato dalla presenza di istituzioni e disposizioni capitalistiche ma per la relazione fra potere dello Stato e capitale) che sarebbe caratterizzata fondamentalmente da uno sviluppo economico con basso consumo energetico, bassa intensità di capitale ed alta intensità di lavoro nonchè da una concezione del mercato come strumento dello Stato indispensabile a perseguire efficacemente gli interessi della comunità, evitando così la subordinazione degli interessi collettivi agli interessi del capitale. Caratteristiche proprie di un sistema economico dello stato stazionario, che Arrighi sembra ritenere l'unica alternativa realistica all'attuale sistema economico, che oramai ha, con tutta evidenza, raggiunto i suoi limiti di sviluppo.Liberonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-74287116342161666212012-02-27T18:09:34.058+01:002012-02-27T18:09:34.058+01:00Per comprendere l'irreversibile crisi sistemic...Per comprendere l'irreversibile crisi sistemica che incombe sul capitalismo, Barnard dovrebbe studiarsi le strutture concettuali portanti dell'economia classica (Marx compreso) invece di correre dietro all'immondezza concettuale del paradigma economico dominante.<br />Gli economisti classici (in particolare Smith, Malthus, Ricardo e Stuart Mill) sono stati gli unici ad aver previsto che lo sviluppo del capitalismo avrebbe incontrato il suo limite invalicabile nei rendimenti decrescenti della terra coltivabile nonchè nella sua limitatezza fisica, e quindi nei costi crescenti dei prodotti agricoli. Stuart Mill estese questo principio anche alle miniere, in particolare a quelle di carbone. L'esperienza, infatti, mostrava chiaramente che tali miniere, all'epoca già in pieno sfruttamento, non solamente erano destinate ad esaurirsi ma, anche quando non mostravano segni di esaurimento, dovevano essere lavorate a costi crescenti e, pertanto, la legge dei rendimenti decrescenti si applicava anche ad esse. Stuart Mill aveva quindi intuito, in maniera molto semplice ed empirica, che lo sfruttamento di una miniera di carbone richiedeva una quantità di energia crescente rispetto a quella che poi veniva ottenuta dal carbone estratto. Sono stati questi geniali pensatori i primi ad aver compreso ed evidenziato l'importanza del "contenitore geografico" e quindi "fisico" in cui si svolge l'attività economica e i determinanti limiti e condizionamenti che esso può porre a tale attività, al suo sviluppo e alla sua evoluzione verso un determinato probabile esito finale.<br />I giacimenti di energia fossile, in particolare del petrolio e del gas, hanno alimentato per più di un secolo lo sviluppo del capitalismo. Solo grazie alla gigantesca bolla di energia fossile contenuta nelle viscere della terra è stata resa possibile una così spettacolare espansione delle attività economiche. Ma proprio agli inizi del secolo questa bolla di energia, ancora prima di entarre in fase di decrescita per esaurimento dei giacimenti, ha raggiunto la sua massima espansione in termini di energia netta (EROEI) e cioè di rapporto tra energia impiegata per l'estrazione dei conbustibili fossili e quella ottenuta dagli stessi nel loro impiego, e sta manifestando forti rendimenti decrescenti. Come previsto da Stuart Mill per le miniere di carbone anche i giacimenti di petrolio e di gas a livello globale soggiacciono quindi alla legge dei rendimenti decrescenti (e quindi dei costi crescenti del prodotto) prima ancora di giungere al loro esaurimento. I rendimenti decrescenti dell’energia fossile non sono un’opinione ma un dato scientifico inoppugnabile. L’Eroei del petrolio è infatti in fortissima diminuzione e l’energia netta disponibile è in irreversibile decrestita ancor prima che la produzione mondiale di combustibili fossili sia entrata in fase declinante. I rendimenti decrescenti dell’energia fossile stanno incominciando a dispiegare i loro devastanti effetti sulle strutture portanti dell’economia mondiale globalizzata.<br />Perciò, la crisi dell’attuale sistema economico, basato sulla crescita indefinita, finora consentita dall’abbondante disponibilità di energia fossile a basso costo, è irreversibile e l’attività economica si avvia verso una spettacolare contrazione che destabilizzerà i sistemi politici e sociali del pianeta e avrà effetti devastanti sulle possibilità di sussistenza di gran parte della popolazione mondiale.Liberonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-23267968977376260042012-02-27T18:01:22.904+01:002012-02-27T18:01:22.904+01:00Pasquinelli, è evidente che non conosci Barnard e ...Pasquinelli, è evidente che non conosci Barnard e non hai mai letto nulla di quello che ha scritto, altrimenti non parleresti così.<br /><br />Questa prima parte è piena di banalità, cioè di cose ovvie, che non smentiscono minimamente la MMT. Nessuno della MMT fa l'apologia del sistema americano, mi spiace, non hai letto bene.<br /><br />Per quanto riguarda l'argomento in senso stretto (cioè la MMT), esso descrive unicamente come funzionano le finanze pubbliche, cioè lo strumento tecnico che lo stato usa per estrarre risorse e lavoro dalla società. Se poi lo stato non lo usa o lo usa male, non è colpa della MMT, così come non è colpa dell'uranio se lo usi per fare le bombe atomiche: è uno strumento, non è nè buono nè cattivo, dipende dall'uso che se ne fa. Perciò, se vuoi smentire la MMT devi dimostrare che non funziona tecnicamente, cioè ti servono delle equazioni, grafici, eccetera.<br /><br />Aspetto di vedere la seconda parte. Per ora quello che hai scritto (a parte l'identificazione della MMT col modello americano) è condivisibile e Barnard stesso ti darebbe ragione.<br /><br />Fammi capire una cosa: se lo stato decidesse di dare un lavoro ai disoccupati che non lo trovano (esempio: lavoro nei campi agricoli, lavori edili per coibentazioni di case, ed altri simili lavori), in cambio di uno stipendo diciamo decente, tu saresti contrario? Sarebbe una cosa "borghese" e ultracapitalistica?Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-33717625397770275392012-02-27T17:52:28.665+01:002012-02-27T17:52:28.665+01:00Caro Moreno, hai messo tanta di quella carne a cuo...Caro Moreno, hai messo tanta di quella carne a cuocere, in questo post, che è difficile commentare. Un'osservazione, però, te la faccio. Posto che tu preferisci (sogni, vagheggi, auspichi.... fai tu) un modello economico comunista (collettivista, socialista... fai tu), e posto che tra la realtà e il tuo obbiettivo (o prospettiva, o sogno... fai tu) c'è un'infinità di modelli intermedi, alcuni peggiorativi e altri migliorativi delle condizioni generali dell'umanità, credi davvero che la miglior prassi politica sia quella di affermare "o comunismo (o socialismo, o collettivismo...fai tu) o inimicizia e guerra"? Oppure, last but not least, la tua visione (se mi permetti un po' manichea) ti porta a concludere che l'unico motore della storia sia la contrapposizione tra i "buoni comunisti" che dividono il pane con i loro simili, e tutti gli altri cattivi che vogliono affamare i bambini? Hai per caso (momentaneamente) dimenticato che la Storia è un processo, e non uno "stato delle cose"? Insomma, secondo te Paolo barnard, e tutti coloro che, pur criticando l'attuale sistema, non sono "comunisti", sono agenti del nemico, con i quali non è possibile neppure un'alleanza di fase? <br /><br />Un affettuoso saluto, Fiorenzo Fraioli.Fiorenzo Fraiolihttps://www.blogger.com/profile/13556924266268655501noreply@blogger.com