tag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post6305535949872994922..comments2023-06-22T10:30:27.914+02:00Comments on sollevazione: LA RESPONSABILITÀ DI RIPARTIRE di Michele Berti*SOLLEVAZIONEhttp://www.blogger.com/profile/06518274623438799369noreply@blogger.comBlogger10125tag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-24402550511640598162015-10-12T12:47:37.071+02:002015-10-12T12:47:37.071+02:00Buongiorno a tutti,
trovo le questioni sollevate d...Buongiorno a tutti,<br />trovo le questioni sollevate da Francisco molto importanti e credo facciano parte di un grosso lavoro di sintesi che è necessario fare in modo ampio e che riguarda il modello di società che vogliamo perseguire.<br />La fluidità sociale nel quadro di questo capitalismo è ridotta al minimo anche perchè ormai è evidente di come l'università sia diventata una trappola ha fagocitato i risparmi di tanti genitori senza che quel pezzo di carta tanto ambito si potesse poi convertire in una professione stabile e ben remunerata, in un processo di ascesa sociale. Certo questo è un grosso problema.<br />Accenni ai patrimoni e mi trovi assolutamente concorde sul fatto che siano un problema. Aggiungo che la differenza tra persone fisiche (fatalmente mortali) e persone giuridiche (immortali) fa si che le seconde abbiamo la possibilità di valicare le generazioni ed avere prospettive e strategie oltre il lungo periodo. Questo, come dici tu, è un grosso problema perchè cementificano accumulazioni di capitale e rapporti di forza che diventano intoccabili. Anche nelle persone fisiche esiste questo problema ma è facilmente regolamentabile come ipotizzi tu.<br />Io ritengo che, dopo la sconfitta del socialismo reale, metaforicamente abbiamo sbandato e siamo finiti in un fosso. Dopo quasi 25 anni di tramortimento culturale politico ed economico neoliberista stiamo riuscendo a rimetterci in carreggiata formulando analisi puntuali e articolate che storicizzano questo periodo. Quello che manca ora è un'altra destinazione possibile. Ora che siamo in strada, un po' malconci ma svegli, dove andiamo? <br />Questa è la sfida intellettuale che ci aspetta. Tutte le sacrosante questioni che sollevi devono essere risolte nella sintesi di un nuovo paradigma possibile e realizzabile che possa rimettere in cammino quel blocco sociale di cui si accenna nell'articolo. Senza una nuova visione ben chiara di un'alternativa a questo capitalismo non si riuscirà a far presa su persone che ormai si sono illuse e disilluse migliaia di volte vedendo sempre le cose non cambiare mai. Per questo io auspico che al più presto si incominci a produrre culturalmente una teoria organica nuova che possa supportare un lavoro immenso di "conversione" della gente ad un nuovo modo di stare al mondo. Non è un processo dall'oggi al domani e se anche lo fosse, per tragiche ragioni, l'importante sarebbe arrivarci comunque pronti. <br /><br />Ringrazio ancora per gli spunti e vi mando un caro saluto.<br /><br />MicheleAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/00966844354923255296noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-33564359628278743172015-10-08T15:26:45.718+02:002015-10-08T15:26:45.718+02:00@Ippolito
Certo, è la cosa più importante di tutt...@Ippolito<br /><br />Certo, è la cosa più importante di tutte.<br />Per la precisione quello che serve non è più l'intellettuale che fornisce IL VERBO ma che ascolti il popolo e sia in grado:<br /><br />1) di tradurre le sue esigenze (quelle del popolo), che il popolo non sa esprimere se non in forma di "bisogno immediato", in IDEALI E IN PROGETTO POLITICO, partendo dal presupposto che non è l'intellettuale o la classe dirigente del partito quella che stabilisce cosa il popolo realmente vuole ma che è necessario appunto l'ascolto in umiltà.<br /><br />2) di dare alla gente l'entusiasmo e i mezzi culturali per diventare intellettualmente autonoma, mezzi via via più complessi anche secondo la voglia personale di ognuno di approfondire<br /><br />Su questo la sinistra è gravemente indietro. Andate a un convegno o a una assemblea e vedrete che ognuno, dai più piccoli a quelli con un minimo di fama, cerca di accreditarsi o darsi le arie da maitre à penser.Francisco Goyahttps://www.blogger.com/profile/03668422955868495331noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-64611335400092576052015-10-08T14:39:34.524+02:002015-10-08T14:39:34.524+02:00Non dimentichiamoci che saper comunicare vuol dire...Non dimentichiamoci che saper comunicare vuol dire anche saper ascoltare.Ippolito Grimaldihttps://www.blogger.com/profile/05453272940314384084noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-58655113172013663542015-10-08T14:26:28.375+02:002015-10-08T14:26:28.375+02:00La mobilità sociale deve essere nominata altriment...La mobilità sociale deve essere nominata altrimenti non si capisce di cosa stiamo parlando. Deve essere incentivata da leggi apposite. Biosgna dirlo alla gente di condizione più bassa facendola INCAZZARE per la vergognosa ingiustizia CHE COSTRINGE FIN DALLA NASCITA I LORO FIGLI A UNA CONDIZIONE SERVILE SIA MATERIALE CHE CULTURALE E SPIRITUALE.<br />Chiunque può accumulare ricchezza in misura indefinita ma i ricchi devono farsi carico del finanziamento di quelle istituzioni sociali che permetteranno l'ascesa dei subalterni QUINDI DOVRANNO RINUNCIARE A FAVORIRE I PROPRI (che è il vantaggio essenziale del mantenimento della rendita di posizione).<br />Perché lo dovrebbero fare?<br />Perché stanno per essere spazzati via da una nuova "sistemazione" della società in cui la classe piccolo e medio borghese diventerà qualcos'altro, priva di indipendenza culturale, molto meno autonomia, molto meno ricchezza e soprattutto privata definitivamente di quella potenziale soggettività politica che rinunciava a esercitare in quel patto con il potere che ho menzionato sopra.<br /><br />Quindi la classe media ha pochissimo tempo a disposizione per giocarsi con efficacia quello che le resta di ricchezza, cultura, competenza e prestigio sociale (fattore DECISIVO) al fine di salvarsi dal tentativo di ridurla all'impotenza.<br /><br />Chi glielo deve far capire?<br /><br />Noi, ma abbiamo bisogno di SELEZIONARE LE PERSONE PIU' ADATTE A DIRLO, quelli che hanno il dono della capacità di farsi ascoltare.<br />CONTINUA <br /><br />Ricordiamoci di queste discussioni: I CONVEGNI DOBBIAMO FARLI SU QUESTE COSE, SUI CONCETTI DA RIPENSARE, SUGLI IDEALI<br />DA REINVENTARE, SU COME COMUNICARE E SU CHI SCEGLIRE COME LEADER IDEALI DI RIFERIMENTO (si dovrà trattare di un gruppo di persone non di una sola e non dovrà essere "la classe dirigente della sinistra" ma di un insieme di persone "di punta" che vanno mandate avanti nelle discussioni pubbliche e nei discorsi con la gente).Francisco Goyahttps://www.blogger.com/profile/03668422955868495331noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-52884540283533641382015-10-08T14:26:17.059+02:002015-10-08T14:26:17.059+02:00@Michele
Grazie per la risposta. Mi fa piacere ve...@Michele<br /><br />Grazie per la risposta. Mi fa piacere vedere che cominciano a diffondersi quelle idee di cui parlo da anni e per le quali mi sono preso anche le parolacce. Il carisma che o c'è o non c'è, come dicevo...<br />Il problema è che comunque parli in termini di "analisi di classe" mentre non dici nulla sul cosa e come creare un orizzonte politico comune al lavoro e alla piccola e media borghesia.<br /><br />Scrivi:<br /><br />"La coscienza di appartenere ad un insieme di persone che condividono lo stesso problema, l'omogeneità culturale ed economica di questo blocco sociale non è oggi una realtà".<br /><br />Perché non è una realtà? Su che basi potrebbe diventare realtà?<br />Se si continua a ripetere che esistono sfruttati e sfruttatori per cui gli sfruttati devono fare fronte comune, ci si rifiuta di comprendere i meccanismi profondi di riproduzione dei rapporti di dominio-sfruttamento imposti dal potere.<br />In sostanza mi sembra che (finalmente) si cominci a capire che la classe sociale non è più il luogo di elezione per la nascita di una coscienza politica dei subalterni ma non si osa dire nulla su dove si trova oggi questo luogo di elezione. Né si ha il coraggio di "nominare" le fondamenta ideali su cui creare un fronte politico unito fra entità sociali di fondo antagoniste.<br />Andate oltre al marxismo nei concetti ma ci rimanete dentro nel metodo.<br /><br /><br />Michele, c'è da parlare di <br /><br />1) mantenimento della rendita di posizione che deve essere scoraggiato. E' quello il massimo obiettivo della piccola borghesia e per i lavoratori è il sogno inconfessato ma è il frutto avvelenato che permette al potere di "oggettivare" il sistema di sfruttamento e dominio. Per dirla in un linguaggio marxista la stratificazione sociale mettendo in competizione i subalterni suddivisi in classi sociali antagoniste, creando una fittissima rete di concessioni sotto banco e reciproche complicità inconfessabili fra tutti i gradi della piramide sociale, impedisce la formazione di una coscienza "di popolo" dei subalterni. <br />Ma come glielo dici alla gente che deve rinunciare all'unico sogno che gli è stato concesso di concepire? Come faranno mai i piccoli borghesi ad accettare una limitazione al mantenimento della rendita di posizione?<br /><br />2) il problema è che si deve cominciare a parlare di una limitazione alla possibilità di ereditare interamente i patrimoni, magari con limiti molto alti, ma un limite ci deve essere altrimenti si cristallizzano le disuguaglianze con il risultato che i subordinati a un certo punto si trovano impossibilitati a elaborare una risposta politica valida. Solo che ci vuole tempo e cautela per iniziare a pensare di far passare questa idea.<br /><br />3) quindi la chiave di tutto è la mobilità sociale (fluidità, per la precisione). Tutti gli studi rivelano che la fluidità sociale si riduce sempre di più ma stranamente nessuno ne parla.<br />Cos'è che è realmente inaccettabile per il potere? Il fatto di doverlo cedere ammettendo un continuo ricambio delle élites. La mobilità sociale garantisce al 100% della sincerità del progetto politico che la contempli e rende buona e positiva la disuguaglianza che in sé stessa è un motore di azione per le persone ma che deve continuamente essere rimessa in discussione impedendo a tutti i costi che si cristallizzi in gruppi sociali il cui unico scopo diventa inevitabilmente la riproduzione del proprio potere.<br /><br /><br />Quindi i lavoratori devono accettare la necessaria disciplina della gerarchia sociale e lavorativa mentre la piccola e media borghesia deve accettare di perdere quella possibilità quasi garantita di mantenere la propria rendita di posizione. Rendita di posizione che di fondo è il prezzo pagato per il patto con il potere: <br />"Io piccola media borghesia rinuncio a esercitare la mia soggettività politica in cambio della garanzia di mantenere e tramandare il mio benessere e relativa autonomia nonché dell' impegno a diventare il muro di protezione fra il potere e i lavoratori".<br /><br />SEGUEFrancisco Goyahttps://www.blogger.com/profile/03668422955868495331noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-9129473692160636792015-10-08T14:04:07.276+02:002015-10-08T14:04:07.276+02:00Che senso avrebbe individuare nuove classi?
A cont...Che senso avrebbe individuare nuove classi?<br />A conti fatti le classi sociali sono sempre due:<br />chi è soddisfatto e chi è insoddisfatto,<br />chi sente il dolore e chi no.<br />Gli insoddisfatti consapevoli sono circa il 30%.<br />Ma ci sarebbe anche una fetta di insoddisfatti<br />inconsapevoli, i cosiddetti "schiavi nella testa".<br />Per fare in modo che questi si sveglino<br />e percepiscano tutta l'infamia del sistema<br />capitalista-consumista non bastano le analisi<br />politiche. Ci vuole un quid di significato,<br />una voce proveniente dall'aldilà che raggiunge<br />direttamente il nucleo dell'anima e la spinge<br />a interrogarsi sul fine ultimo dell'esistenza.<br />Penso a Pasolini ma anche a Buzzati; mi vengono in mente<br />alcuni suoi racconti: [Le accelerazioni, Le solitudini,<br />belva al volante,il giardino] contenuti nell'appendice<br />[Viaggio agli inferni del secolo].<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-73571458230904216032015-10-08T12:55:00.119+02:002015-10-08T12:55:00.119+02:00Caro Francisco,
l'intento di questo pezzo era ...Caro Francisco,<br />l'intento di questo pezzo era proprio cercare di far evolvere i ragionamenti sulle classi sociali per auspicare un tentativo di aggiornamento alla realtà odierna.<br />Senza ingessarsi su vecchi concetti si voleva stimolare un dibattito sui cambiamenti che ci sono e che avvengono all'interno della società per appunto superare la visione di classe legata al solo proletariato che oggi non è più definizione caratterizzante.<br />I dati che ho presentato stanno a testimoniare uno scenario frammentato su più livelli ed una delle conclusioni che io traggo è che un blocco sociale nuovo esiste. Non ha nulla a che vedere con i blocchi sociali del passato. Esiste ma non ha rappresentanza, coscienza, consapevolezza e quell'omogeneità culturale che è indispensabile a generarle. <br />L'inserimento dei dati quantitativi anche se statistici su istruzione, comunicazione e cultura voleva proprio sottolineare la presenza di un'egemonia culturale schiacciante nell'educazione e nella comunicazione. Più volte, anche in altre occasioni, ho rimarcato come sia necessaria una nostra contrapposizione mediatica a questa egemonia. La difficoltà di avere canali di comunicazione a diffusione ampia e l'accesso quasi nullo al mezzo televisivo (ancora predominante per la formazione dell'opinione pubblica) ci rende inefficaci. Faccio notare però, che i dibattiti impossibili fino qualche anno fa (pensiamo solo all'uscita dall'euro) sono ora di largo dominio pubblico e questo è dovuto ad una storia che si è rimessa a correre e brucia tappa su tappa. Noi non dobbiamo rincorrerla, dobbiamo costruire qualcosa che sarà lei a cercare al momento giusto. <br /><br />Vi ringrazio e vi saluto.<br />MicheleAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/00966844354923255296noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-13014055852186925432015-10-07T23:02:45.399+02:002015-10-07T23:02:45.399+02:00Simone Boemio parla della "buona scuola"...Simone Boemio parla della "buona scuola" cioè sta dicendo che il potere vince grazie alla comunicazione e alla educazione.<br />Noi invece ci ostiniao a non capirlo e spariamo a zero su logos, ragione, fede e altre amenità del genere.<br />Il potere è decisamente più intelligente di noi.Francisco Goyahttps://www.blogger.com/profile/03668422955868495331noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-72437779841386341682015-10-07T22:25:03.514+02:002015-10-07T22:25:03.514+02:00Mi complimento con Michele per l'approfondita ...<br />Mi complimento con Michele per l'approfondita analisi alla quale vorrei aggiungere che:<br />1) stante la situazione, i dati economici non potranno che peggiorare nei confronti della popolazione<br />2) da anni assistiamo all'appiattimento della scuola sul posozioni "TINA", posizioni che per effetto della "buona scuola" andranno a rafforzarsi, anche a causa dell'appropriazione delle case editrici da parte del grande capitale, mediante:<br />- testi che esaltano la precarietà del posto di lavoro<br />- intere parti della storia moderna "dimenticate" dai programmi scolastici<br />- esaltazione del sistema liberista dominante nei testi di economia<br /><br />ArticoloUno<br />simoneboemiohttps://www.blogger.com/profile/01179953938256142284noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-56577395790418184302015-10-07T20:02:28.361+02:002015-10-07T20:02:28.361+02:00Punto chiave che però proprio non passa (a parte P...Punto chiave che però proprio non passa (a parte Porcaro): la classe sociale non funziona perché non è più il luogo di elezione della formazione di una soggettività politica.<br />Ossia: gli "sfruttati" che devono prendere coscienza non sono di una sola classe MA APPARTENGONO A CLASSI SOCIALI DIVERSE E STORICAMENTE ANTAGONISTA.<br />La strada è una sola, immaginare un progetto politico E DEGLI IDEALI FORTI che uniscano le due vittime del tentativo oligarchico di distruggere la democrazia e il welfare: i lavoratori e la classe media dei micro, piccoli e medio-piccoli imprenditori.<br /><br />Se si continua a parlare di lotta di classe nei vetusti termini marxisti si impedisce a priori questa alleanza.<br />I risultati in termine di scoraggiamento dei cittadini dovrebbero parlare chiaro anche alle teste più dure.Francisco Goyahttps://www.blogger.com/profile/03668422955868495331noreply@blogger.com