tag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post5954188936440552827..comments2023-06-22T10:30:27.914+02:00Comments on sollevazione: MARINE LE PEN: ORDOLIBERISMO O KEYNESISMO? di Moreno PasquinelliSOLLEVAZIONEhttp://www.blogger.com/profile/06518274623438799369noreply@blogger.comBlogger11125tag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-71605905781907764822017-02-18T15:53:29.358+01:002017-02-18T15:53:29.358+01:002) Non sostenere o avversare una rottura da destra...2) Non sostenere o avversare una rottura da destra.<br />La conseguenza più ovvia è quella di portare acqua al mulino dell’oligarchia globalista del tardo capitalismo in crisi, per dirla con Wolfang Streeck, il quale guadagnerebbe del tempo nel tentativo di disinnescare il conflitto e portare a termine un piano di rilegittimazione e di gestione del consenso in cui un paradigma politico apparentemente nuovo riuscirebbe a ricollocare una direzione politica a garanzia degli stessi interessi e degli stessi capitali.<br />Si potrebbe obiettare che anche le forze antioligarchiche potrebbero utilizzare lo stesso tempo per organizzarsi e strutturare una risposta politica credibile e praticabile.<br />Il capitalismo ha però dimostrato di essere padrone anche del tempo, almeno nel medio periodo.<br />Tra queste due opzioni ci possono essere diverse sfumature ma al momento non s’intravvede niente di significativo che non resti decisamente collocato in una delle due possibilità.<br />Resta da chiederci, valutati i pro e i contro, in quale dei due scenari la posizione della nostra classe di riferimento possa trovare un minimo avanzamento di posizione e la prospettiva di un ruolo da protagonista in uno spazio d’azione dai margini sempre più stretti.<br />FranzAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/17524683797182593216noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-68097654688772388352017-02-18T15:52:59.569+01:002017-02-18T15:52:59.569+01:00Ora, alla luce dell’articolo di Pasquinelli e dell...Ora, alla luce dell’articolo di Pasquinelli e della sua critica condivisibile su alcuni punti cruciali del nuovo programma della Le Pen è giusto fare un passo indietro e riproporre il dilemma in termini oggi più chiari.<br />Proviamo a guardare la questione dal punto di vista vantaggi-svantaggi per la classe sociale cui facciamo riferimento, oggi meglio ridefinita per quanto riguarda ceti e categorie incluse, alla luce della dicotomia imposta nel capitalismo ordoliberista, ovvero oligarchie globaliste da una parte e democrazie nazionali con sovranità popolari dall’altra.<br />In attesa dell’ingresso di una nuova variabile nello scenario attuale, la variabile di un blocco politico coerente col blocco sociale che sosteniamo, e quindi un soggetto politico antioligarchico in grado d’interpretare e praticare un populismo di sinistra, le scelte che abbiamo davanti sono le seguenti:<br />1) Ponderare come plausibile una rottura da destra, e di fatto sostenerla o non ostacolarla, consapevoli dei limiti impliciti in questa rottura più demagogica che sostanziale valutandone i rischi politici e smascherandone le simulazioni. <br />Il vantaggio non sarebbe tanto nelle briciole salariali o nei diritti sociali miseramente distribuiti su base esclusivamente identitaria, o ancora meno sulla ricostruzione del piccolo e medio capitalismo nazionale nell’ambito di politiche industriali che guardano l’interesse del popolo nella nazione, quanto in una ipotetica riapertura dei giochi in termini di contrapposizione dialettica.<br />La rottura da destra del vincolo esterno della moneta unica porterebbe qualche modesto risultato in termini di recupero di sovranità statale mentre i margini residuali di sovranità popolare dipenderebbero necessariamente dal sistema elettorale adottato.<br />Questo avverrebbe quindi in un quadro di sostanziale continuità sistemica laddove il capitalismo nazionale andrebbe a rinegoziare migliori posizioni verso il capitalismo globalizzato, sia quello finanziario, sia quello delle grandi multinazionali che producono beni e servizi in assenza di barriere doganali.<br />Non è difficile immaginare su chi ricadrebbe il maggior costo della rinegoziazione ma nel contempo le istanze politiche e sociali di formazioni antioligarchiche d’ispirazione democratica e socialista avrebbero uno spazio istituzionale, per quanto modesto, in cui svilupparsi e affermarsi in seguito a sistemi elettorali più proporzionali, in presenza di una disponibilità teorica dello strumento monetario per sostenere politiche economiche di tipo keynesiano. <br />Il rischio è che l’affermazione di un populismo di destra andrebbe a rafforzare economicamente l’egemonia del campo liberale o diversamente liberista, mentre sul piano politico i giochi potrebbero chiudersi piuttosto che aprirsi. Il Front National in salsa neogollista potrebbe riscrivere in corso d’opera una narrazione progressivamente diversa da quella di partenza in cui autoritarismo di fatto, stato di polizia, utilizzo in chiave plebiscitaria degli strumenti di democrazia diretta graverebbero come una seria ipoteca su ogni aspirazione autenticamente democratica e socialista.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/17524683797182593216noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-2252822374207195742017-02-18T15:51:01.775+01:002017-02-18T15:51:01.775+01:00L'analisi di Moreno Pasquinelli nell'artic...L'analisi di Moreno Pasquinelli nell'articolo linkato in calce è a mio avviso impeccabile, puntuale nel paziente smontaggio e nella ricostruzione critica di tutto l'impianto demagogico della narrazione lepeniana.<br />Condivido la scelta, dialetticamente corretta ma criticata da alcuni, di aver posto la questione senza aver voluto anticipare nello stesso scritto un'ipotesi di soluzione a quello che alla fine appare come un dilemma irrisolvibile:<br />il sostegno diretto o indiretto al Front National e alle politiche recentemente ridefinite da Marine Le Pen è funzionale in qualche modo alla causa antioligarchica, e parliamo dell'idea antioligarchica che non si fonda sulla suggestione identitaria o su prassi diversamente autoritarie ma che ripropone valori e ideali universali smarritti nella sinistra scomparsa o geneticamente modificata, oppure devia la questione verso scenari diversamente oligarchici e peggiorativi per il destino di classe dei ceti subalterni?<br />Se ci fosse un partito, un movimento o meglio una coalizione politica lungimirante a tal punto da coltivare un progetto antioligarchico autenticamente democratico e capace altresì di posare lo sguardo verso un orizzonte d'ispirazione socialista, il problema non si porrebbe.<br />Sappiamo però che con i se non si fa la storia e ogni considerazione resterebbe scritta sull’acqua.<br />Questo dovrebbe esortarci a rilevare l’urgenza ed attrezzarci a riempire un grave vuoto di rappresentanza politica.<br />Recentemente in un altro luogo avevo posto la questione, in maniera decisamente provocatoria, sull’ipotesi di non ostacolare o addirittura di sostenere una rottura dell’attuale paradigma globalista dall’unica posizione dove fino a ieri appariva possibile, cioè da destra, concludendo con una serie di interrogativi abbastanza inquietanti:<br />“Davvero non votereste la Le Pen in Francia? Fino a che punto siamo antioligarchici allora? Tanto poco da sostenere comunque attivamente o passivamente il globalismo lasciando il potere a partiti neoliberisti pur di non sentirsi sostenitori di formazioni politiche che comunque difendono la sovranità, anche se da destra ma con rinnovata attenzione ai bisogni e ai diritti sociali? Qual'è il meno peggio allora in attesa che si formino a sinistra forze popolari antioligarchiche, se mai questo avverrà?”<br />Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/17524683797182593216noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-68614948054936813292017-02-17T19:11:12.025+01:002017-02-17T19:11:12.025+01:00Non è come dici tu.
In ogni caso rispondi a una d...Non è come dici tu.<br /><br />In ogni caso rispondi a una domanda precisa:<br />AL BALLOTTAGGIO CHI VOTI, LE PEN O FILLON/MACRON?Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-46655274659106848012017-02-17T12:59:37.203+01:002017-02-17T12:59:37.203+01:00Vi Leggo sempre con interesse, ma un appunto lo de...Vi Leggo sempre con interesse, ma un appunto lo devo fare. Quando si dice "Borghesia" non s'intende più quella nazionale di Marx, ma quella globalizzata, che da qualunque ritorno allo status quo ante avrebbe solo da perdere. E' molto difficile che tale B si possa riposizionare all'interno della nazione, una volta smantellata la domanda interna. Del resto, ciò è stato fatto proprio per questo. Capisco che chi viene da Marx possa e debba auspicare un sistema collettivista nel quale la Proprietà venga del tutto abolita. Ma se è così, basta lasciar fare all'attuale dirigenza che lo sa fare anche meglio. Quando i teorici del nuovo governo globale dicono "la proprietà privata è obsoleta" un vero comunista dovrebbe fare i salti dalla gioia, anzichè buttarsi sul Sovranismo. In tutto ciò io vedo l'incapacità di distinguere i fini dai mezzi. Che Lenin non ha fatto le liberalizzazioni ? E le ha fatte perchè era un liberista ? Che non ha creato una Banca Centrale ? Che era un banchiere ? Anzi, ha proprio lasciato scritto che "per fare il Socialismo è necessaria una Banca Centrale". Qualunque ipotesi sovranista non può essere basata che su di un'economia mista: pubblico e privato. Nè Liberismo assoluto, nè Comunismo Superiore. Gli accenni all'ordine pubblico non sono aspetti caratterizzanti di un Regime, mentre lo sono quelli di carattere economico. Questa visione fa parte ancora oggi di una propaganda bellica che data ad ormai più di settant'anni fa. Che non c'è repressione oggi ? C'è eccome, ma le sue modalità sono diverse da quelle di ieri. Nondimeno, sono molto più efficaci di quelle del passato, almeno, sulla base del giudizio circa una sollevazione che ancora non c'è nonostante i disastri di cui tutti siamo stati fatti oggetto.<br /><br />RudiAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-87736704007260589892017-02-17T11:18:27.004+01:002017-02-17T11:18:27.004+01:00Grazie a sollevazione per l'articolo che chiar...Grazie a sollevazione per l'articolo che chiarisce bene... cosa non si fa per avere l'avallo dei poteri forti e vincere le elezioni.<br /><br />All'anonimo sopra.<br /><br /><br />Leggendo attentamente il programma 2017 non c'è scritto affatto che la Banca di Francia verrà posta sotto il controllo dello Stato!!!!!!<br /><br />Si dice solo che la Banca centrale deve finanaziare lo Sato.<br /><br />Il che, se la parole hanno un senso, implica il concetto liberista dell'indipendenza della Banca centrale.<br /><br />Luca Acerbonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-90751894772860987432017-02-17T10:23:01.165+01:002017-02-17T10:23:01.165+01:00Scrivete:
"Dateci il vostro giudizio sul pro...Scrivete:<br /><br />"Dateci il vostro giudizio sul programma economico e politico del Front National!"<br /><br />Ma lo avevo già fatto ennon mi avete dato risposta...curioso...<br /><br />Ci riprovo visto che insistete.<br /><br />1) La Le pen vuole la fine dell'indipendenza della Banca Centrale e la separazione delel fuznioni bancarie.<br />Sarà liberismo ma non è a favore della finanza il che è già un grande passo avanti.<br />Il PD le dice queste cose?<br /><br />Fassina ne parla?<br /><br />Civati?<br /><br />Bersani?<br /><br />Ferrero?<br /><br />No.<br /><br />Chi ne parla?<br /><br />Solo la Le Pen, Salvini e Grillo (l'ho sentito da Di Batista, poi prima che quelli lo scrivano in un programma ce ne vuole).<br /><br />2) la le pen è democratica e spinge perché il popolo possa decidere tanto che propone il referendum sull'euro.<br />Non è chiara la sua volontà di uscire dalla moneta unica?<br />Intanto se vince lei l'euro cade da solo.<br />Poi lei sta dicendo che vuole che il popolo voti. Quindi su questo è certamente meglio del sistema attuale che è profondamente antidemocratico e diffidente nei confroni del popolo.<br />Oggi Blair, progressista a suo temtpo considerato di sinistra, ha detto che non ci deve essere la Brexit "perché il popolo non aveva capito il referendum"...<br />Questa cosa la Le Pen non la direbbe.<br /><br />RIBADISCO: la Le Pen è liberista ma non è una quinta colonna delle banche.<br />E' lecito essere liberisti con distinguo:<br /><br />1) bisogna essere realmente contro i monopoli e i cartelli. Il vero liberismo prevede libera oscillazione dei prezzi e concorrenza. Oggi non esiste nessuna delle due quindi non è liberismo autentico. Se la Le Pen è contro la grande concentrazione di capitali A NOI CONVIENE VOTARLA<br /><br />2) bisogna sostenere la piccola impresa locale. La sinistra non dice niente su questo problema ED E' PER QUESTO CHE PERDE.<br />Elaborate un sistema in cui lavoro dipendente e piccola impresa non riescano a non essere conflittuali E AVRETE VINTO.<br /><br />3) in un paese democratico DEVONO esistere una destra e una sinistra, DEVONO esistere i liberisti e i collettivisti. La differenza è che oggi c'è un FINTO LIBERISMO gopvernato da una élite che lo usa come strumento di potere.<br />Noi dobbiamo tornare alla democraiza, dobbiamo renderla sempre più diretta per dare voce al popolo quindi se troviamo che esiste una destra liberista che però sia <br /><br />a) democratica favorevole a una progressiva implementazione della democrazia diretta o almeno referendaria<br /><br />b) che sia contro lo strapotere delle banche, della finanza, che voglia la fine dell'indipendenza della banca centrale, che vboglia la separazione delle fuznioni bancarie<br /><br />in mancanza di alternative valide di sinistra DOBBIAMO SOSTENERE QUESTE DESTRE.<br /><br />No Nikonoff che sono voti persi e che nella sua biografia di presentazione ostenta in maniera evidentemente da marketing le difficoltà economiche sperimentate per le sue umili origini.<br /><br />Io ho parlato di fatti concreti vediamo se rispondete.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-13869810154377479882017-02-17T09:26:28.835+01:002017-02-17T09:26:28.835+01:00FEDERICO, ROBERTO... E LA LE PEN
Ce lo aspettavam...FEDERICO, ROBERTO... E LA LE PEN<br /><br />Ce lo aspettavamo.<br />Ci si impegna in un'analisi rigorosa del programma del Front National e che ti dicono? "E che allora che si deve votare per Macron e/o Fillon?"<br />Un classico: noi si indica la luna e c'è chi guarda il dito. Diteci piuttosto, usando la ragione, cosa c'è di sbagliato nell'analisi. Dateci il vostro giudizio sul programma economico e politico del Front National!<br />é sintomatico che gli stessi che tappandosi naso (e occhi) sulla politica della Le Pen, siano poi quelli che qui in Italia, sparano a zero sui cinque stelle, e che siano più che indulgenti su Salvini, le sue ruspe, le sua castrazioni e la sua liberista flat tax.<br /><br />caro Roberto, e certo che facciamo attenzione, poiché fare attenzione significa guardare in faccia la realtà riconoscere i fatti per quello che sono, e non dare giudizi in base a pregiudizi.<br /><br />Dalla critica al Fn non discende affatto che si voti per due sgherri dell'oligarchia come Fillon o Macron. QUi non vale mica la proprietà transitiva! ce ne sono altri di candidati, e nel caso siano tutti deprecabili, uno può anche decidere per astenersi —ammesso che sia il caso.<br /><br />E comunque il nostro candidato alle presidenziali francesi — ammesso che i nostri compagni di PARDEM (Partito contro la mondializzazione) ce la facciano a superare lo sbarramento della raccolta di firme di più di 500 sindaci (!) per presentare un candidato— è <a href="http://www.nikonoff2017.fr/" rel="nofollow">Jacques Nikonoff</a>.<br />SOLLEVAZIONEhttps://www.blogger.com/profile/06518274623438799369noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-91115919789098840152017-02-17T06:23:54.438+01:002017-02-17T06:23:54.438+01:00A) voi di Sollevazione votereste Fillon o Macron?
...A) voi di Sollevazione votereste Fillon o Macron?<br /><br />B) non pensate che comunque la Le Pen comtribuirebbe a mettere in difficoltà il sistema attuale?<br /><br />C) vi siete opportunamente "dimenticati" di dire che la Le Pen vuole la fine dell'indipendenza della Banca Centrale e la separazione delle funzioni bancarie. <br /><br />D) la Le Pen è democratica, il sistema attuale no. Cosa ci conviene a noi di sinistra?<br /><br /><br />Il vecchio difetto dei comunisti: la rigidità, l'incapacità di abbandonare i vecchi schemi, la mancanza di fantasia e quando serve di spregiudicatezza.<br /><br />Decisamente la sinistra è una esperienza chiusa della storia e questo articolo ne è la dimostrazione.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-57950934300633295422017-02-16T23:29:05.172+01:002017-02-16T23:29:05.172+01:00Bisogna sempre fare attenzione alle finalita' ...Bisogna sempre fare attenzione alle finalita' e ai modi con cui si scrivono articoli come questo perche' poi non ci si puo' che aspettare giustamente qualcuno che domanda: "e quindi?..."Robertohttps://www.blogger.com/profile/10889816617954593261noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-6452973363056525382017-02-16T21:13:16.281+01:002017-02-16T21:13:16.281+01:00e quindi? meglio fillon o macron? non credo propri...e quindi? meglio fillon o macron? non credo proprio ... federicohttps://www.blogger.com/profile/15503315812341764812noreply@blogger.com