tag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post5284584541281768021..comments2023-06-22T10:30:27.914+02:00Comments on sollevazione: CIAO, CIAO KEYNES (seconda parte) VERSO L’ALTERNATIVA, QUALI STRUMENTI? di Alessandro ChiavacciSOLLEVAZIONEhttp://www.blogger.com/profile/06518274623438799369noreply@blogger.comBlogger7125tag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-48461859918776113842016-06-14T23:29:40.252+02:002016-06-14T23:29:40.252+02:00Amico mio, hai cominciato tu con la storia del lei...Amico mio, hai cominciato tu con la storia del lei e adesso, per dirla alla romana, ce vai in puzza rivolgendoti addirittura con la maiuscola.<br />Ma Noi non ci formalizziamo, non ti preoccupare.<br />Rilassati.<br />Chiudiamo pure ma non hai risposto nemmeno su un punto e questo resta scritto.<br />Ciao, lei.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-17645244508043505472016-06-14T21:42:25.894+02:002016-06-14T21:42:25.894+02:00Non mi sembra importante il Lei o il Tu. Ho scritt...Non mi sembra importante il Lei o il Tu. Ho scritto "Caro Lei" perché non avevo un altro nome per chiamarla. Per il resto, visto il tono della sua lettera, penso che possiamo anche chiudere quì la discussione. Magari, visto che Lei dichiara conoscenza della P.A. "dai bassi livelli fino ai vertici", magari la prossima volta si firmi. La prossima, ora non importa <br /><br />Saluti <br />A.C.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-19439150709870859302016-06-14T12:47:58.119+02:002016-06-14T12:47:58.119+02:00@A.C.
Per cortesia mi indichi un punto dove ti ho...@A.C.<br /><br />Per cortesia mi indichi un punto dove ti ho dato del lei nei miei due post? Ne basta uno. <br />No, "Chiavacci mi spiega" non era un "lei", era come dire "Il 'non compagno' Chiavacci mi spiega?".<br />Sulla pubblica amministrazione portatrice di istanze anti liberiste fondate sul bene comune non sai proprio di cosa parli.<br />Li conosco perfettamente dai bassi livelli fino ai vertici e due cosa non possono proprio fare: lottare in nome del bene comune e una opposizione al potere.<br />Ma capisco che uno che non abbia delle conoscenze dall'interno possa coltivare queste nobili speranze.<br />Sulla sinistra non mi interessa che ci sia la denominazione "sinistra", vorrei un movimento di popolo che però da solo evidentemente non riesce a nascere e che in fondo nessuno vuole davvero.<br />Restano i M5S e quindi voterò per loro ma voglio vedere cosa succederà quando la situazione diventerà realmente "difficile". Secondo me si splittano subito in moderati-acquiescenti e confusamente-antagonisti ma la "real thing" non la concepiscono nemmeno.<br />Stammi bene.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-8928123966182321422016-06-14T07:14:57.835+02:002016-06-14T07:14:57.835+02:00Caro...Lei
lei dice: " l'idea di una nec...Caro...Lei<br /><br />lei dice: " l'idea di una necessaria "comprensione delle interrelazioni" ossia il discorso delle esternalità sposta l'orizzonte del momento risolutivo in un futuro che ai cittadini appare banalmente utopistico."<br /><br />Mi sembra che quello che dico sia veramente poco utopistico. Forse è più utopistico (anzi lo è) immaginarsi di creare un gruppo che, avendo una rofonda comprensione della realtà, possa guidare la trasformazione sociale. P101 è riuscita, per esempio, in alcuni anni, a riunire qualche centinaio di iscritti. Di dimensioni analoghe è il "Fronte sovranista" di D' Andrea. Invece quì proviamo a rivolgerci, fra gli altri, a qualche milione di individui che lavorano nella pubblica amministrazione (per chi lavora nel privato, mi rendo conto, l problema è più difficile), e che perciò hanno giurato (o avrebbero dovuto giurare) fedeltà al Bene Comune. Per questi 4 milioni di individui dire "Il vostro fine è il Bene Comune, e non la "domanda effettiva" di Keynes non è indifferente. Poi, se Lei invece fa riferimento alla creazione di una "idea di sinistra", allora le dico "Mi dispiace, abbiamo già dato" oppure" No, grazie, non pratico più". La sinistra è una corrente del liberalismo, e il fine di questo scritto è anche quella di demolirla.<br /><br />A.C.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-13728832653318433042016-06-13T19:36:38.954+02:002016-06-13T19:36:38.954+02:00@A.C.
Grazie per la risposta.
Ho capito il punto ...@A.C.<br /><br />Grazie per la risposta.<br />Ho capito il punto ma rimane il problema di riuscire a veicolare delle rivendicazioni sulla base di questa "comprensione delle interrelazioni" e non solo di rivendicazioni particolaristiche di corto respiro. Non mi pare che ci si stia riuscendo.<br /><br />Dici che gli intellettuali dovrebbero criticare il liberalismo.<br />Ma sono decenni che lo fanno e senza risultati.<br /><br />Da una parte il motivo, secondo me, è che in realtà il liberalismo non esiste, siamo in un regime monopolistico o nei casi migliori oligopolistico, esistono divieti e regolamenti strettissimi da tutte le parti che favoriscono gli stessi che parlano in maniera del tutto surrettizia di liberismo.<br />Questo discorso - come si vede nei fatti - fa presa in maniera solo sentimentale sui lavoratori e spaventa i piccoli e medi imprenditori.<br /><br />Dall'altra l'idea di una necessaria "comprensione delle interrelazioni" ossia il discorso delle esternalità sposta l'orizzonte del momento risolutivo in un futuro che ai cittadini appare banalmente utopistico.<br /><br />Il problema è che qualsiasi proposta politica funziona solo se prima (e non dopo) esiste un "noi" quindi quando nascono degli ideali appassionati, quando si nomina un nemico immediatamente individuabile che ovviamente NON può essere una semplice teoria economica ma devono essere gruppi e persone precisi.<br /><br />Il compito degli intellettuali è fondamentale specialmente se si parla di un'idea di sinistra e quindi non ci si può limitare alla "critica degli economisti".<br /><br />Occorre stabilire dei rapporti diretti fra intellettuali e popolo, occorre cambiare linguaggio naturalmente senza semplificazioni che svuotano i contenuti. <br />Detto in parole povere bisogna elaborare un vero populismo di sinistra che parta da una condivisione della rabbia, della voglia di riscatto, delle stesse impellenti necessità materiali quotidiane del popolo a cui ci si rivolge, soprattutto dalla rivelazione dell'inganno del sistema (che può essere svelata solo dagli intellettuali).<br /><br />Questo non lo stiamo facendo e ci limitiamo a far presente in maniera impersonale che "le cose non vanno".<br />Bisogna incazzarsi davvero perché solo così anche la gente si incazza e solo così nasce il "noi".Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-11126259409982729992016-06-12T21:38:44.229+02:002016-06-12T21:38:44.229+02:00Caro "Anonimo"
A parte che non ho i tit...Caro "Anonimo"<br /><br />A parte che non ho i titoli per meritare il "Lei", e spero che non sia un titolo sufficiente l'età. Ma il Noi a cui ho fatto riferimento è quello che si forma dalla comprensione dell'interrelazione della nostra esistenza e delle nostre scelte con tutta la società circostante. Che io consideri (e la considero) la Lega un soggetto da non demonizzare non significa che essa sia in nessun modo interprete di un "Noi" da apprezzare.<br /><br />A.C.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-52845378000204160722016-06-12T13:47:53.387+02:002016-06-12T13:47:53.387+02:00Bisogna partire da un "noi"...
Bisogna f...Bisogna partire da un "noi"...<br />Bisogna fondare quel "noi" sull'idea di bene comune...bene comune che si suppone sarà per "noi"...<br />Chiavacci mi spiega cortesemente come si fa a evitare di finire al "prima noi" della Lega?Anonymousnoreply@blogger.com