tag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post4805274094849434478..comments2023-06-22T10:30:27.914+02:00Comments on sollevazione: JE SO' PAZZO: L'ESERCITO DEI SOGNATORI di Moreno PasquinelliSOLLEVAZIONEhttp://www.blogger.com/profile/06518274623438799369noreply@blogger.comBlogger9125tag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-40614654697261471952017-12-19T00:07:15.059+01:002017-12-19T00:07:15.059+01:00Mitico Pasquinelli, mi hai tolto le parole di bocc...Mitico Pasquinelli, mi hai tolto le parole di bocca (senza nemmeno infierire sulle posizioni immigrazioniste)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-21682254191798176942017-12-09T12:19:33.788+01:002017-12-09T12:19:33.788+01:00Un mio contributo alla discussione nel merito:
ht...Un mio contributo alla discussione nel merito: <br />http://www.linterferenza.info/editoriali/elezioni-conflitto-sociale-sovranita-nazionale/ Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/08545458301423466165noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-91717601464298608302017-12-06T17:08:23.220+01:002017-12-06T17:08:23.220+01:00Io non avrò capito Proudhon (e questo può non esse...Io non avrò capito Proudhon (e questo può non essere grave) ma certamente tu non sei capace di leggere e comprendere la realtà in cui vivi e ti agiti perché non riesci (forse non vuoi perché metteresti in crisi i dogmi sui quali si è costruita la tua religione politica) a comprendere, osservando il sistema economico attuale, che quello che tu denunci come assurda “illusione piccolo borghese del francese” di una economia senza denaro ma sempre basata sulla produzione di merci che il mondialismo liberale per salvare e conservare se stesso (ed in primis la proprietà privata) e difendere e tutelare i suoi privilegi, lo ha fatto e lo sta facendo con lo strumento finanziario del CREDITO AL CONSUMO, similitudine del capitale di quella che in modo dispregiativo apostrofi come l’illusione del francese. Un rivoluzionario (per essere definito tale) non potrà mai rinunciare a perseguire la propria “illusione” o “utopia” anche e soprattutto quando questa viene derisa, screditata e sbeffeggiata dal potere o dalla dottrina politica imperante perché sa che nulla è stato già definitivamente detto, scritto o codificato e che tutto può, e a volte deve essere, rivisto, rivisitato, adattato e attualizzato. Il resto è solo accademia fatta da professionisti del sapere e della politica che cercano solo di affermare il loro sapere, la loro competenza e il loro piccolo o grande consenso politico.<br />Pasquino55<br /><br />pasquino55noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-15227739518418897812017-12-06T11:43:15.593+01:002017-12-06T11:43:15.593+01:00Caro "Pasquino 55", sei proprio fuori pi...Caro "Pasquino 55", sei proprio fuori pista.<br />L'impressione è che tu non abbia letto Proudhon, e se lo hai letto non lo ha i capito.<br />Dovresti almeno leggere la durissima critica di Marx, che in risposta a Proudhon scrisse il libro "Miseria della filosofia". (1847)<br />Non che io sia d'accordo con i toni spietati di Marx, ma certo egli dimostra che, oltrea alla confusione in campo filosofico (il plagio da autodidatta della dialettica hegeliana), in fatto di economia capitalista l'anarchico francese non ci aveva capito un'acca. <br />Su questo Marx ritorna in "Per la critica dell'economia politica", (1859) in cui demolisce le "illusioni piccolo borghesi" del francese di un'economia senza denaro ma sempre basata sulla produzione di merci.<br />Un assurdo....<br />Roberto Alemannonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-74930885919829314322017-12-05T15:10:14.667+01:002017-12-05T15:10:14.667+01:00Solo per correttezza e chiarezza voglio precisare,...Solo per correttezza e chiarezza voglio precisare, ricordando all’Anonimo delle 12:39, che in Proudhon non vi fu mai nessuna abiura nei confronti del suo giudizio in merito al fatto che la proprietà sia da ritenersi un furto. Quando egli afferma che la proprietà è libertà si riferisce non solo al prodotto del lavoro individuale ma anche a quello di contadini e artigiani che ricavano beni e servizi del proprio surplus. Per Proudhon l’unica e legittima fonte di proprietà è il lavoro sostenendo inoltre in “che cos’è la proprietà” che “tutto” il capitale sociale accumulato non è di esclusiva proprietà di nessuno.<br />Pasquino55<br />pasquino55noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-82087701684941134642017-12-05T12:39:09.149+01:002017-12-05T12:39:09.149+01:00Veramente Proudhon, il cui pensiero è abbastanza c...Veramente Proudhon, il cui pensiero è abbastanza complesso e in continua evoluzione, nel 1862 scrisse "La teoria della proprietà".<br />Con questa opera, a distanza di 20 anni dal celebre "Che cos'è la proprietà", (quest'opera contiene la celebre affermazione «la proprietà è un furto»), Proudhon ha compiuto una incredibile evoluzione del suo pensiero rivalutando il diritto di proprietà per la sua importantissima funzione politica di limitare il potere politico e fare da contrappeso alla potenza altrimenti irresistibile dello Stato; abbiamo quindi nell'ultimo Proudhon una difesa strenua della proprietà privata in quanto baluardo della libertà individuale e fonte del progresso sociale.<br />Per Proudhon l’universalizzazione della proprietà non è un ostacolo all’uguaglianza sociale e alla libertà, ma la via più immediata e praticabile dell’emancipazione popolare, la via che può realizzare subito, per successive approssimazioni, una sempre maggiore uguaglianza delle fortune. Per realizzare questa universalizzazione occorre pensare una proprietà che si ponga nel sistema sociale come «liberale, federativa, decentratrice, repubblicana, egualitaria, progressista, amante della giustizia».Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-86684478459046492642017-12-04T17:36:04.996+01:002017-12-04T17:36:04.996+01:00Dopo questa giaculatoria contro P.J. Proudhon vogl...Dopo questa giaculatoria contro P.J. Proudhon voglio qui ricordare che egli è stato colui che in modo più chiaro ha individuato e denunciato dove veramente nasce e si annida l’essenza oggettiva della forza e del potere della concezione capitalista ed è la proprietà privata. Essa infatti, in modo surrettizio ma cosciente, impedisce di fatto che si realizzi la democrazia economica perché da sempre ha ritenuto che questa opzione rappresentasse la principale e più alta minaccia da sventare perché, se realizzata, diverrebbe inevitabilmente la base e il presupposto dell’inizio del suo declino e della sua fine. Nel contempo va ricordato che senza la democrazia economica non si potranno mai determinare e concretizzare quei presupposti politici, economici e sociali indispensabili e idonei per generare e condurre una vincente guerra per la costruzione e la realizzazione di una duratura società comunista. La proprietà è il cancro (in quanto furto del forte sul debole) per mezzo della quale il capitalismo, nel tempo, ha usato e usa ancora oggi per ammorbare la coscienza e l’etica non solo del popolo corrotto o corruttibile ma anche nei confronti di coloro che si autodefiniscono alternativi e antagonisti per assoggettarli e renderli ad esso schiavi. Ora tocca a noi. Occorre al più presto liberarci da questo giogo e riprendere la necessaria e doverosa lotta di emancipazione verso e per un modello di società giusta, libera ed ugualitaria per cui milioni di uomini già nel passato hanno combattuto e si sono immortalati.<br />Pasquino55<br />pasquino55noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-74389152565755888482017-12-04T13:52:58.093+01:002017-12-04T13:52:58.093+01:00Il più rapido KO della storia politica.Il più rapido KO della storia politica.Fiorenzo Fraiolihttps://www.blogger.com/profile/13556924266268655501noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-4904028007953243432017-12-04T12:40:54.784+01:002017-12-04T12:40:54.784+01:00Cosa c'è di male, ci direte, nel "mutuali...<i>Cosa c'è di male, ci direte, nel "mutualismo" sociale, nel promuovere reti solidali di resistenza di chi sta in basso? C'è di male che <b>se il mutualismo, da pratica strumentale ad una strategica politica di lotta per il potere diventa LA strategia politica non si va da nessuna parte</b>. </i><br /><br />Questa sintesi è ottima. Evita la sterile contrapposizione che alligna sempre più spesso fra qualcosisti ed antiqualcosti. Come redditisti-antiredditisti, memmettari-antimemmettari, mutualisti-antimutualisti. Tifoseria da una parte e dall'altra. Tifoseria inutile, anzi dannosa.<br /><br />Questa frase invece adotta il metodo giusto di centrare il problema in modo semplice senza scadere nella tifoseria metodologica a cui parecchi attivisti dagli anni '70 in poi proprio non sanno rinunciare. Peccato però che resterà marginale ed inascoltata.Giovannihttps://www.blogger.com/profile/09059954060364605547noreply@blogger.com