tag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post1889810611724327155..comments2023-06-22T10:30:27.914+02:00Comments on sollevazione: PODEMOS E L'INDIPENDENZA DELLA CATALOGNA di Manolo MonereoSOLLEVAZIONEhttp://www.blogger.com/profile/06518274623438799369noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-72583896984691966862017-09-22T09:42:00.772+02:002017-09-22T09:42:00.772+02:00Capisco il ragionamento di fondo, sui timori di un...Capisco il ragionamento di fondo, sui timori di una egemonia eurista e lobbysta sul movimento catalano. <br />Però non possiamo trasformare i timori in armi di distrazione. Ci sono alcune evidenze che non possono essere taciute.<br />Ci sono tre grosse deficienze del governo spagnolo:<br />1) la Spagna non ha avuto una vera transizione rivoluzionaria, e nemmeno una esperienza come la Resistenza; dal franchismo si è passati alla monarchia e poi, per gentile concessione del re, alla monarchia "democratica";<br />2) il regime del '78 non è stato capace a risolvere nessuna delle questioni fondamentali del paese: nonostante la fine della dittatura, non è riuscito a convincere parte dei movimenti armati a deporre le armi;<br />3) nonostante l'esperienza basca, il governo spagnolo non ha avuto la lucidità di capire che c'era il movimento indipendentista catalano era pacifico e legalitario, nonostante l'esperienza basca il regime del '78 è incapace di cadere sempre e di nuovo sui suoi errori, reprime un movimento pacifico e giocando col fuoco in un paese che ha vissuto un movimento indipendentista armato molto forte.<br /><br />Ma ci sono anche tre grosse deficienze della sinistra, e nemmeno la sinistra si dimostra capace di imparare dai propri errori: <br />1) durante la guerra civile, si impose la politica frontista, cioè quella di anteporre il fronte al nemico principale, alla rivoluzione; si diceva "prima vincere la guerra, poi fare la rivoluzione". fu un disastro, la borghesia per paura della rivoluzione, cominciò a sabotare anche la guerra, vennero disarmati gli anarchici, vennero riprivatizzate le fabbriche collettivizzate dagli operai, ma non servì a niente e si perse comunque la guerra;<br />Oggi di nuovo, la sinistra spagnola e catalana non sa proporre di meglio che il solito ammuffito progetto frontista:<br />2) la sinistra spagnola, pensa ad una allleanza fra Podemos e il psoe, una alleanza in nome della quale Podemos rinuncia a tutto e accetta perfino il regime monarchico;<br />3) la sinistra catalana, CUP, idem, si impantana in un Fronte Popolare con gli indipendentisti liberisti e euristi, "prima l'indipendenza poi la rivoluzione" e intanto vota le leggi di austerità del governo della generalidat.<br /><br />Infine nemmeno sollevazione impara dagli errori del passato e ci propone un nuovo fronte popolare, un nuovo cln, non fosse stato abbastanza infame il primoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-45390830219547248782017-09-22T00:07:29.081+02:002017-09-22T00:07:29.081+02:00Bisogna stare attenti a non confondere le spinte i...Bisogna stare attenti a non confondere le spinte indipendentiste e secessioniste con l' anelito alla riconquista della sovranità degli stati nazionali; il discrimine come al solito è la moneta unica; tutti i movimenti indipendentisti non mettono in discussione l' Europa e la sua moneta, bensì mettono in discussione gli stati nazionali; addirittura la Scozia aspira ad una sua indipendenza per rientrare nel circuito dell' Euro. La Catalogna ha chiarito subito che non è in discussione l' appartenenza alla UE; in Italia i "padani" sognavano di staccarsi dal centrosud per entrare da soli nel paradiso dell' ordoliberismo tedesco. Dimentichiamo che il sogno europeo nasce come "Europa delle regioni", Addirittura esiste un progetto europeo di riorganizzazione della Unione in macroregioni, un progetto che farebbe strame degli stati nazionali così come li abbiamo conosciuti. Ippolito Grimaldihttps://www.blogger.com/profile/05453272940314384084noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-68017026204883342682017-09-22T00:05:01.167+02:002017-09-22T00:05:01.167+02:00quel che bisogna capire sulla questione catalana è...quel che bisogna capire sulla questione catalana è che in un momento come questo è IMPOSSIBILE che chi promuove le istanze indipendentiste non abbia forti legami con chi detiene il potere vero in UE.<br />quando non fosse addirittura un ascaro agente per conto dell'asse franco tedesco.<br />siamo in un momento di pausa con rincorsa sullo scenario continentale...dopodichè l'asse franco tedesco imporrà, o tenterà di farlo, la propria politica al resto del continente.<br />dunque in catalogna questa situazione ha sicuramente intrecci sotterranei a noi al momento sconosciuti.<br />ma è CERTO AL 100% che questo non è un movimento popolare...ma elitario.Luca Tonellihttps://www.blogger.com/profile/08427678680045781827noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8331350360694748810.post-91601376367777387922017-09-21T18:39:12.203+02:002017-09-21T18:39:12.203+02:00Capisco che la situazione è complicata, ma su ques...Capisco che la situazione è complicata, ma su questo secondo me ha ragione Azzarà.<br /><br />Non lo conosco personalmente, non mi piace la sua posizione sull'immigrazione ma su questo punto concordo con lui. Con la precisazione che questa è la reazione di un governo di grigi funzionari filo-UE che stanno affondando e potrà solo peggiorare la situazione. <br /><br />Vi riporto quello che scrive perché non riesco a linkare il singolo post sulla bacheca (se lo faccio sparisce il testo), se volete potete pure cestinare il commento:<br /><br /><i>Catalogna: una repressione tardiva ma necessaria.<br />Sinistra impazzita tra grottesche nostalgie del '36 e populismo irriflessivo.<br />Dalla giusta e necessaria repressione della folle secessione della Catalogna - alla quale seguirebbe non il socialismo dei popoli contro l'UE ma un impazzimento particolaristico che minerebbe quanto rimane dello Stato nazionale e della democrazia moderna - passa un pezzo importante del nostro futuro.<br />Basterebbe del resto guardare la posizione del Manifesto - o quella dei Negrieri o dei sessantottini in servizio permanente effettivo - per formarsi un giudizio politico, e in questo senso quanto accade potrebbe essere anche occasione di rieducazione e di selezione in un'area politica in confusione totale. C'è poco da sperare però, purtroppo: basti guardare allo sconcertante posizionamento di Contropiano e della Rete dei comunisti, che pure raccoglie compagni bravi, oppure di Cremaschi come di tanti altri, che pure dovrebbero avere esperienza e fiuto.<br />È la conferma della natura generalizzata della confusione e della deculturazione politica, che non fanno distinzione di sigle.<br />Sia esecrato in perpetuo Ken Loach, perciò, anche se non soltanto lui: mantenendo in vita il Trotzkismo Ideale Eterno - il purismo, l'idealismo, il dogmatismo ottuso -, con le sue mitologie di propaganda ha messo fuori gioco almeno tre generazioni a sinistra.</i>Anonymousnoreply@blogger.com