sabato 24 gennaio 2015

CARE "TESTE DI CAZZO"... di Simone Boemio

24 gennaio

Mentre oggi iniziano a Roma, presso il Centro Congressi Cavour, i lavori dell'incontro internazionale, riceviamo e volentieri pubblichiamo.

«Parteciperò, ma questa nuova occasione offertaci dal coordinamento, 'sta volta mi coglie pessimista.

Al di la delle critiche da me sempre sostenute nei loro confronti (circa il nome che si sono dati e la timidezza dimostrata nel contrastare l'Unione Europea in luogo dell'€uro), ritengo che l'ottimismo, l'onestà e le capacità dei promotori, come sempre cozzeranno contro i soliti personalismi e settarismi.

Dopo aver aderito in prima persona a tante iniziative (ed anche piccole battaglie) con entusiasmo e ottimismo, ora e sempre di più, credo che l'unità delle forze sovraniste abbia "già perso in partenza" (cit.) a meno di un immediato cambio di rotta verso una reale volontà di collaborare da parte di tutti i sedicenti sovranisti (mi riferisco sopratutto ai vari professorucci e leaderucci sgomitanti per un posto al sole).

La responsabilità di questa sconfitta (spero solo iniziale) è certamente della micidiale miscela tra la cattiva informazione e la mancata volontà di informarsi di gran parte dei nostri concittadini; ma attribuisco altrettanta responsabilità a tutti quelli che (al contrario di qualche personaggio di dimostrata onestà intellettuale) stanno utilizzando le istanze sovraniste antiliberiste nonchè le tesi keynesiane, unicamente per promuovere se stessi causando le divisioni interne che si rilevano sul versante sovranista costituzionale e keynesiano

Queste "teste di cazzo" (altra citazione da me perfezionata), che inizialmente sembravano voler convergere in un progetto unico, si sono subito divise per causa di abietti motivi che nulla hanno a che vedere con le normali divergenze facilmente ricomponibili dialetticamente, ovviamente sussistendo la volontà reale di fare fronte;
Queste teste di cazzo hanno creato blog, associazioni, movimenti e quant'altro (sospetto solo grazie ad un abuso sistematico del "copia e incolla"), generando di fatto organizzazioni dedite all'autoaccrescimento che, a parole intendono collaborare ma nei fatti, sono impegnate in procedure simili a quelle proprie del multilevel marketing; costoro sfruttano i propri "adepti" impegnandoli nella mera coltivazione del proprio orticello, per soddisfare ambizioni del tutto personali.
Queste teste di cazzo, che spesso si dedicano alla denigrazione di potenziali alleati vedendoli miopemente come competitori, sono responsabili dell'attuale stallo che ci consegnerà nelle mani liberiste dei "no all'€uro ma si alla competitività" ... o anche peggio.
Queste teste di cazzo saranno co-responsabili delle rivolte che (purtroppo) avverranno nel nostro paese e che auspicabilmente li annienteranno assieme ad i vari servi sciocchi che ci hanno governato e che ci governeranno fino a quando la sollevazione non li spodesterà».

29 commenti:

Anonimo ha detto...

Vedo che qualcuno comincia a capire.
Il punto è che OGGI non puoi mettere su uno schieramento fondato sul "no euro", bisogna arrivarci per gradi.
Parole al vento naturalmente.

Anonimo ha detto...

Così si mette insieme un fronte!
Chiamando teste di cazzo quelli da convincere!
Bravi!!!

Unknown ha detto...

Sarebbe carino sapere chi solo le "teste di cazzo" citate, così, giusto per sapere.
non si sa mai.

Unknown ha detto...

Insomma, possiamo avere nomi e cognomi o blog, url o quant'altro?
MI sembra uno sfogo cattivo, inutile e ridondante. se hai qualche nome a cui ti riferisci scrivilo altrimenti molla. forse hai sbagliato avversario.
invece di costruire si distrugge.
saluti

simoneboemio ha detto...

I soggetti di cui parlo non hanno alcuna intenzione di ascoltare altro che il proprio ego.
Incapaci di confrontarsi con le idee altrui, sanno unicamente imporre le proprie.
Non li sentirai mai ammettere un errore, figuriamoci concedere qualcosa all'interlocutore o rinunziare ad una propria convinzione.
Chi crede possibile una collaborazione con essi è un ingenuo.
Chi non ha imparato a riconoscerli è uno sventurato.
Chi non ne ha mai incontrato uno è un fortunato.
Trattare oltre di loro è una perdita di tempo.
P.S.: I nomi? Guardatevi intorno e fatevi da soli un'idea.

Anonimo ha detto...

Da come li descrive Simone a me viene in mente Stefano D'Andrea
Personalmente ho una pessima opinione dell'ARS anche se fortunatamente resteranno sempre 4 gatti del tutto innocui.
Un movimento sovranista anti euro serio farebbe bene a evitarli come la peste.

Anonimo ha detto...

Saluto Simone che ho avuto il piacere di conoscere a Firenze. Sono passati gli anni di Chianciano dove movimenti sovranisti cercavano un coordinamento con economisti come Bagnai e Casaratto. Una distanza siderale, anni luce purtroppo ci separano da quel progetto identitario che è sfociato in sette più o meno velate dotate di staccionate altissime e dove la scomunica (io e Simone ne sappiamo qualcosa) è senza possibilità di appello. Tanti piccoli Torquemada pullulano nell'universo sovranista, pronti a lanciare i propri strali ed anatemi contro chiunque osi solo sottoporre una prospettiva diversa, che possa aprire un varco nell'impenetrabile dogmatismo che li anima. Una schifezza che devasta chi ha dovuto subire quella deriva autoritaria. Contrapporre l'autoritarismo della UE e dell'euro ad un altro autoritarismo...a questo siamo arrivati.
Tonguessy

Ippolito Grimaldi ha detto...

Il fronte antieuro nel nostro Paese è variegato, ha origini ed identità politiche e culturali diverse ed anche obietti politici e personali diversi. Se é vero che le guerre si fanno con gli uomini che si hanno, bisogna altresì ammettere che le battaglie decisive non si giocano in Italia. Qual è allora il significato di questo strepitare e sgomitare di gruppuscoli ed uomini pericolosamente sull' orlo del disturbo patologico di personalità?
Non è una castroneria sostenere che essi si candidino, non a combattere come novelli partigiani ma semplicemente a gestire il dopoguerra. La speranza di costruire una egemonia politica scaturirebbe dall' aver azzeccato una scommessa storica, non c' è nulla di male in tutto ciò, così si costituisce l' autorità. Il problema è che in tanti hanno già scommesso sullo stesso numero e tanti altri, ancora se ne aggiungeranno.
Per la Lega, ad esempio, l' antieuropeismo è strumentale e propedeutico alla secessione; i leghisti non fanno mistero del loro progetto di creare due o più aree monetarie nel nostro Paese facendo credere che la frammentazione delle monete sia la panacea per le inomogeneità economiche. Il progetto ideologico potrebbe ridicolmente sfuggirgli fino alla creazione di monete regionali, comunali o addirittura condominiali.

Alba Kan ha detto...

Simone ArticoloUno Boemio scrive:
25 gennaio 2015 13:42

I soggetti di cui parlo non hanno alcuna intenzione di ascoltare altro che il proprio ego.
Incapaci di confrontarsi con le idee altrui, sanno unicamente imporre le proprie.
Non li sentirai mai ammettere un errore, figuriamoci concedere qualcosa all'interlocutore o rinunziare ad una propria convinzione.
Chi crede possibile una collaborazione con essi è un ingenuo.
Chi non ha imparato a riconoscerli è uno sventurato.
Chi non ne ha mai incontrato uno è un fortunato.
Trattare oltre di loro è una perdita di tempo.
P.S.: I nomi? Guardatevi intorno e fatevi da soli un'idea.
Anonimo scrive:
25 gennaio 2015 16:56

Da come li descrive Simone a me viene in mente Stefano D'Andrea
Personalmente ho una pessima opinione dell'ARS anche se fortunatamente resteranno sempre 4 gatti del tutto innocui.
Un movimento sovranista anti euro serio farebbe bene a evitarli come la peste.

********************************
Anch'io dalla descrizione di Simone ho subito pensato a Stefano D'andrea e all'ARS, ma io non faccio testo perchè sono una degli "scomunicati", ho abbandonato l'ARS (proprio per i motivi citati nell'articolo) insieme a Tonguessy...non eravamo i primi e non siamo stati gli ultimi...
Comunque vedo che anche altri da fuori hanno capito di chi si tratta...
;)

Anonimo ha detto...

Nessuno dei tre scomunicati è stato mai scomunicato. Due hanno perso su una delibera da essi proposta per 14 a 3 e sono andati via. L'altro pure è andato via da solo.

Il fronte o l'alleanza si creano tra soggetti cvollettivi che hanno almeno 300-500 militanti, altrimenti si costruisce un'accozzaglia di idioti, chiacchieroni, imbecilli,tromboni,presuntuosi, ququaraqua,tastieristi: gente che si vuole dare un ruolo anche se era un singolo 4 anni fa ed è un singolo ora. O se stava in un gruppo di 20 persone 4 anni fa e ora fa parte ancora di un gruppo di 20 persone.

L'ARS sta costruendo la frazione. Vedrete che quando arriveremo al risutato e ci volteremo ai nostri fianchi e guarderemo dietro e avanti per sederci ad un tavolo e fare l'alleanza, gli idioti, chiacchieroni, tromboni, individualisti, imbecilli, quaquaraqua, tastieristi saranno ancora dei miserabili individui soli senza associazione o appartenenti a gruppettini incapaci di crescere. Sono loro che, non dandosi da fare per costruire una frazione,o essendone incapaci, ed essendo inadatti a stare disciplinatamente in uno o altro gruppo, costituiscono l'ostacolo maggiore per fare chiarezza sulle forze in campo.
Sono loro che meritano tutto il disprezzo delle persone ragionevoli.
Noi comunque quando saremo 500 saremo disposti a tutte le alleanze possibili. L'importante è che chi in 4 anni avrà racimolato un gruppo di 25 persone, abbia la forza di esprimere un solo delegato e accetti di contare un ventesimo di noi se saremo 500: i razzisti e i suprematisti che in politica vogliono darsi un ruolo anche se non hanno i numeri e dunque vogliono contare più degli altri vanno valutati come valutiamo i nazisti e gli appartenenti al Ku Klux Kan: escrementi.Il razzismo di qualunque tipo è intollerabile.
SD'A

Anonimo ha detto...

È seccante, ne convengo. Però il bicchiere è mezzo piemo:di ridicolo.

Ippolito Grimaldi ha detto...

Sic!

Anonimo ha detto...

Se ci fosse stata la buona educazione di non tirare in ballo la sua solita inutile violenza verbale da parte di SDA, segno inequivocabile di una fragilità progettuale e dialettica, me ne sarei stato zitto. Ma non è andata così. Alla sua abituale violenza verbale condita dei suoi soliti aggettivi ad effetto, reagisco con una semplice domanda: ma in quale associazione (sia essa bocciofile o partito politico) è mai successo che a seguito della diaspora del direttivo (l'organo più importante) il presidente non abbia mai avuto un attimo di ripensamento sul suo ruolo e posizione? Faccio l'elenco delle persone che ho saputo sono state cacciate (o per non offendere nessuno..sono state "invitate" alle dimissioni): Francesco Labonia e Dario Romeo di Indipendenza, altro movimento sovranista, Matteo Corsini che oggi collabora con loro, io, Maura Potì, Alba Canelli, Matteo Grandi, Truman, Boemio, Fiorenzo Fraioli... e sicuramente me dimentico pure qualche altro. Se vedi tutti che corrono contromano e deitro a te non c'è nessuno, probabilmente sei tu che sei contromano, non gli altri. Di questo SDA sembra non volerne tenere conto. Preferisce yesmen che non gli dicano mai che si sta andando contromano. E non accetta nessuna sconfitta. Il fatto che il direttivo si sia squagliato come neve al sole non è un problema, pare. Nè è stato un problema chiedermi ripetute volte, dopo che avevo stracciato la mia tessera ARS, se volevo continuare a scrivere per il sito dell'ARS. L'importante è fingere che vada tutto bene. Anzi benissimo. Quota 500? Che meraviglia.....

Tonguessy

Anonimo ha detto...

Una elementare regola di buon senso, soprattutto per chi millanta di avere intenti costruttivi ed unificatori, imporrebbe di non seminare zizzania per mero risentimento personale e spirito di rivalsa.
Spero che certi sproloqui sull'ARS, palesi o sottintesi, siano espressi solo a titolo personale e non coinvolgano i gestori di questo blog ed MPL.
Chi è interessato alla lotta sovranista dovrebbe sapere che l'ARS è un progetto in continua crescita, sia qualitativa che quantitativa, che oggi coinvolge circa 400 persone, le quali meritano ed esigono rispetto per il loro impegno.
L'ARS è un progetto al quale io e tanti altri amici stiamo dedicando una parte importante della nostra quotidianità e delle nostre risorse.
L'ARS è inoltre un insieme di emozioni, passioni, sofferenze ed aspettative condivise, che sta generando e consolidando rapporti di amicizia, stima e sostegno reciproco, che ancora una volta ho avuto modo di toccare con mano nel fine settima appena trascorso.
Certi giudizi sull'ARS, quindi, mi sembrano superficiali e presuntuosi, ma almeno servono a qualificare le persone che li esprimono, alle quali va tutta la mia solidarietà e comprensione ed alle quali noi dell'ARS forniremo ancora molte occasioni per sfogare le loro frustrazioni, perché continueremo a lavorare, a crescere e riusciremo a realizzare il progetto nel quale loro non hanno creduto o che forse non hanno mai compreso.
Lorenzo D'Onofrio

Anonimo ha detto...

Caro Tonguessy, tu hai perso 14 a 3 e te ne sei andato. Di questo fatto non parli mai, perché è palese che aver perso 14 a 3 e poi andar via da un'associazione è una vergogna. Io non penso che una persona matura e seria, di qualsiasi colore politico, si sia mai comportata così. D'altra parte voi tre avevate proposto che nel comitato direttivo i membri, tra loro, dovessero rispettare i "doveri di solidarietà sociale" previsti dalla Costituzione. Il Comitato direttivo ti ha fatto capire chiaramente che, secondo uno o altro membro, la vostra era una proposta da bambini, da circolo studentesco, infantile, ridicola, anche un po' penosa, insensata, segno di squilibrio. Ognuno ha motivato a suo modo ma questo, complessivamente, ti fu detto.
Io, che ero rimasto sorpreso en stupefatto dalla tua proposta, perché allora ti volevo bene, non avevo cercato nessuno per organizzarne il rigetto, tanto mi sembra assurda.
E tu, invece di chiederti ma come mai noi tre non abbiamo ottenuto un solo consenso? Effettivamente è infantile stabilire che i membri di un comitato direttivo debbano rispettare i doveri di solidarietà sociale? E' tipico dei bambini? Il fatto che in nessuna associazione del mondo, in nessun luogo geografico nessuno lo abbia probabilmente mai proposto, fa di me una avanguardia o un sempliciotto? Invece di porti queste domande banali, che il comitato direttivo aveva sollevato alla tua coscienza, hai preferito definire gli altri degli yes man, ossia ricorrere al suprematismo tipico dei narcisi o cinici (sono la stessa cosa, anche se tu lo neghi). Non eri tu il bambino ingenuo, incapace di stare in una comunità per crescere e imparare (si sbaglia ma almeno si sa crescere). No non è così! Voi tre eravate gli unici tre "buoni" (amavate la costituzione più degli altri: avverti il puzzo del buonismo di sinistra?). Poi c'ero io il cattivo e gli altri 13 tutti a voi tre inferiori moralmente: meschini yes man.
Invece sei semplicemente una persona con molte doti ma infantile. E alla enorme e importante lezione che ti ha dato il comitato direttivo dell'ars, una lezione di vita, hai risposto, per la seconda volta _ l'altra volta è accaduto su comedonchisciotte - con impotente e intollerabile acredine.
SD'A

simoneboemio ha detto...

Come sopra dichiarato, non intendo dedicare ulteriormente il mio tempo a certi personaggi capaci unicamente di dividere ed incapaci di avere rapporti alla pari con il prossimo, che strumentalmente scambiano la dialettica con l'indisciplina, che amano il proprio ego quanto il voler sempre dire l'ultima parola ed avere sempre ragione.
Impiego quindi questo rimasuglio di giornata per chiarire che il mio è stato un attacco a tali personaggi e non certamente a chi vive la sventura di credere nelle loro millantate capacità.
Infine leggo con sorpresa il commento di SD'A e mi chiedo dove siano finiti i 24500 (ventiquattromilacinquecento) militanti che mancano dal conto.
https://www.youtube.com/watch?v=YEyGXcRR51k (dal minuto 22:00)
Mica saranno tutti indisciplinati, idioti, chiacchieroni, tromboni, individualisti, imbecilli, quaquaraqua, tastieristi, ecc. ecc, fuoriusciti dall'ARS?

Anonimo ha detto...

Ma Simone Boemio non doveva limitarsi a usare la chiave inglese per "montare il palco" ...

Anonimo ha detto...

@SDA: hai una strana idea di democrazia. Per te non è discutere nel tentativo di trovare un possibile accordo tra le parti, questa cosa non ti interessa. A te interessa isolare gli individui che hanno a cuore un certo sovranismo e impedire loro di trovare un qualsiasi accordo che non coincida al 100% con la TUA idea di sovranismo. E' successo così con tutti i fuoriusciti, e adesso pure ti vanti di essere stato in maggioranza. Tutte minoranze, tutte persone da qualificare come fai abitualmente con la solita serie di aggettivi oltremodo offensivi, non PERSONE che ti stanno dando una mano nel difficile percorso politico. Nemici da abbattere come si fa con un cavallo azzoppato, questa è la tua strategia. Nemici che invece di portare continuamente nuova linfa ti screditano dal basso, perchè tu non li ascolti, tu non ascolti mai nessuno.
Noi tre avevamo prodotto un documento di conciliazione, per ritornare sulla strada maestra del sovranismo e tu l'hai bollato come eresia. Sono disponibile a divulgarlo publicamente quel documento, è roba nostra e non tua, se solo Sollevazione lo permette.
Questo discorso comunque non ha nulla a che fare con il sostanziale fallimento delle TUE politiche verso i vertici: un ricambio continuo del direttivo con il suo evidente spostamento a destra a seguito della epurazione di tutti coloro che
si collocavano a sinistra è segno di democrazia? Ma c'è di peggio, e visto che hai citato Comedonchisciotte ripeto qui quello che ho scritto lì dopo averlo scritto privatamente a te il 10/11/2013: "Per me la militanza non può sottrarsi alle regole dell'amicizia. Una volta tradite quelle regole non c'è più posto per niente. E tu quelle regole le hai tradite. Gli amici, quelli che mangiano e dormono a casa mia non si devono permettere di urlarmi dietro ciò che passa loro per la testa. Fine."
Tu sei semplicemente un traditore, uno che approfitta della casa, delle cene e dei letti offerti con sincera amicizia per usarli come trampolino di lancio per i propri gretti narcisismi.
Questa è per te la democrazia. Ma per me e per molti altri questo è solo un delirio personale.
Tonguessy

Alba Kan ha detto...

@Stefano D'Andrea
Confermo che sono andata via dall'ARS per mia volontà (...ho poca indole per le dittature fasciste), infatti (come capisce anche un bambino delle elementari) avendo messo "scomunicata" tra virgolette era ironico...

Degli insulti di Stefano mi interessa veramente poco e non perchè tutti quelli che se ne vanno dall'ARS sono sottoposti a denigrazioni appena capita...

Ma perchè ho già risposto a Stefano qui:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=71738
...dove il bravo avvocato con la fluida parlantina ha saputo rispondere solo: "Bah, che pena"

E' davvero meschino che ci defisca "meschini yes men" perchè questa è proprio l'espressione che ho usato IO nella mia lettera di dimissioni (molto dettagliata nel merito).

Ancora con questa storia delle votazioni? 14 a 3?
Le persone oneste intellettualmente quando non sanno cosa stanno votando SI ASTENGONO, invece tutti quelli che (come hanno ammesso) non avevano capito un c...o hanno votato in tuo favore secondo le direttive date da te nelle mail precedenti alla riunione...

Ancora a volerci far passare per i bambini capricciosi che hanno perso al gioco e se vanno?
Queste offese gratuite sono proprio nel tuo stile, non mi aspetto nulla di diverso...

simoneboemio ha detto...

Sono disponibile a fornire riscontro rispetto a questioni (anche fuori tema) purchè sollevate da chi si firma.

Anonimo ha detto...

Solo una domanda: perchè sollevazione ha postato questo sfogo personale che non contiene nulla di " pensato" e sensato.?

Antonio B.

Fiorenzo Fraioli ha detto...

Effettivamente la pubblicazione di questo post sul sito di Sollevazione è stata inopportuna. Ciò nonostante, mi permetto di intervenire in questo dibattito, visto che ormai esso è stato aperto.

Credo che quanto è successo dentro l'ARS sia sempre accaduto, in forme più o meno simili, in ogni gruppo politico e in tutti i tempi. Niente di nuovo sotto il sole dunque. Credo anche che di queste vicende si debba discutere, senza tuttavia fare confusione tra le ragioni politiche del dissenso e quelle personali. Queste ultime afferiscono alle dinamiche psichiche che si instaurano in un gruppo di persone che si danno obiettivi comuni. Caratteri e sensibilità diverse si trovano, in tali circostanze, a convivere, e ciò può spesso causare la nascita di risentimenti dei quali, passato un po' di tempo, è veramente difficile rintracciare l'origine, e dunque emettere un giudizio.

Nel caso specifico della vicenda ARS, a mio parere, ci troviamo di fronte ad una situazione in cui molte persone si ritrovano in una proposta politica che io giudico come molto completa e articolata. Coloro che l'hanno fatta propria stanno dunque vivendo uno stato di condivisione di un legame ideologico molto forte e coinvolgente, ma è anche vero e innegabile che tale proposta sia il frutto, in gran parte, delle riflessioni del Presidente Stefano D'Andrea. Ciò provoca una situazione difficile perché SD'A ha, in virtù di questo fatto, un influsso preponderante in tutte le discussioni, cosa che è facile interpretare come "sudditanza" da parte degli altri soci. Purtroppo il carattere, come pure le modalità espressive di SD'A, non aiutano a smussare gli angoli, come ho avuto modo di constatare di persona in più di qualche occasione. Si tratta, tuttavia, di aspetti caratteriali e di limiti diplomatici, poiché penso che SD'A sia molto meno dittatoriale di quanto appaia.

In molte occasioni ho tentato di convincere SD'A ad essere un po' più diplomatico, al limite anche cedevole su questioni non particolarmente decisive ma importanti per chi le poneva, ma ho miseramente fallito. Come diceva il rimpianto Presidente Sandro Pertini, "se un uomo ha un carattere, allora ha un cattivo carattere", e credo che questa definizione si adatti perfettamente alla personalità di SD'A.

Vedo anche che vengo spesso tirato in ballo in queste polemiche. Ci tengo a precisare che sono quotidianamente in contatto con SD'A per confrontarci su temi politici, e che i nostri rapporti personali sono ottimi, sebbene non condivida sempre le sue opinioni. Sono uscito dall'ARS, pur continuando a considerare la sua piattaforma la più valida oggi in circolazione, non per dissensi ideologici ma perché penso che in questa fase politica il mio contributo possa essere molto più efficace fuori da quell'organizzazione, ma non escludo la possibilità di rientrare in una fase diversa. Come pure di aderire ad una nuova e più ampia organizzazione sovranista la cui nascita auspico con tutto il cuore.

simoneboemio ha detto...

Io credo che dare spazio ad un articolo che FINALMENTE da voce a tanti che come me vedono come dannosi alla causa sovranista i reiterati atteggiamenti di superiorità di alcuni professori e piccoli leader sia stato più che opportuno.
La deriva che poi hanno preso alcuni commenti non deve distrarre dal significato del mio articolo.
Per concludere chiarisco che io non ho mai attaccato l'ARS che ritengo sia l'associazione sovranista con il più grande documento di analisi e proposte in Italia, ne tantomeno i suoi sinceri sostenitori che apprezzo e conservo come amici.
Chi vuole approfondire oltre con me l'argomento, sa come trovarmi.
Buon proseguimento a tutti.

Ruggero ha detto...

L'articolo di Simone é servito ad aprire un dibattito che dovrebbe essere al centro delle discussioni fra i vari gruppi sovranisti. Non conoscendo le dinamiche passate all'interno di ARS mi limito a dare un mio giudizio da esterno, anche se conosco e sono in contatto giornaliero con membri dell'MPL, ARS, MEMMT, Bottega Partigiana ed EPIC. Detto in tutta franchezza, e per fare una critica costruttiva, credo che ARS sia il gruppo più settario, impermeabile. Non conosco D'Andrea e gli altri del direttivo, ma da fuori si percepisce che "le regole le fa ARS, gli altri se vogliono si uniscono ad ARS". Condivido i valori dell'associazione, ma non il suo modo di portare avanti la battaglia. Credo che l'esempio da seguire sia quello di Moreno e dell'MPL, che dopo una vita di lotte (vere) oggi ha ancora l'umiltà di sedersi a un tavolo e discutere, cercando di coinvolgere i vari gruppi in modo propositivo e sensato. Inutile parlare di numeri e numerini che sono una goccia nel mare, bisogna prima crear una base solida dalla qualle partire, tutti assieme. E concludo dicendo che per portare avanti una battaglia vera contro il Neoliberismo bisogna innanzittutto scrollarsi di dosso uno dei valori fondanti di esso: la competizione.
Ruggero

Anonimo ha detto...

Ruggero,

L'ARS nasce dalla convinzione che l'alleanza tra forze sovraniste, non potrà mai essere alleanza tra circoli cuturali o blog o riviste o gruppetti. Non potrà che essere una alleanza tra associazioni o partitini o gruppi organizzati che hanno una reale capacità di mobilitazione,magari soltanto in alcune regioni o in alcune città.
Qui abbiamo espresso a MPL le nostre idee: Come costruire l’alleanza patriottica? – In forma di lettera agli amici del Movimento Popolare di Liberazione: http://www.appelloalpopolo.it/?p=8062

Questo metodo ha molte funzioni.

Intanto spinge tutti a svolgere attività fuori dalla rete. ARS tra settembre e novembre ha svolto 23 iniziative pubbliche in 23 città diverse. Pensa se altri 6 o 7 gruppi stessero seguendo il medesimo itinerario a che punto saremmo!

In secondo luogo, consente di marciare in parallelo a persone che hanno idee anche molto diverse circa il tipo di organizzazione che il partito o l'associazione in cui militano deve avere. Per esempio noi dell'ARS valutiamo negativamente il concetto e le pratiche della democrazia diretta ma non escludiamo anzi peroriamo l'alleanza con gruppi che eventualmente usciranno dal m5s e che credono a forme di democrazia diretta e vogliono applicarle al loro interno. L'alleanza consente di unire anche realtàmolto diverse sotto ilprofilo organizzativo.

In terzo luogo tiene conto che alcuni possono anche essere grandi teorici o studiosi ma la teoria della prassi e l'azione conseguente sono un'altra cosa. Perciò seguendo il metodo da noi consigliato, ci si libera dei teorici ineffettuali, che non dimostrino alcuna capacità aggregativa (per carattere, totale inettitudine all'azione, mancanza di volontà effettiva, ossia di volontà di sottrarre energie al pensiero e alle discussioni e dedicarle alla organizzazione politica). Queste persone, chiamiamole intellettua li militanti, sono dannosissime a un progetto come quello che tutti abbiamo.

Quindi l'ARS ha un metodo, lo aveva già quando c'erano ancora i pochissimi fuoriusciti, che non lo hanno mai contestato, e ha sempre detto di essere una semplice associazione che ha per scopo sociale di costruire un partito o movimento (che abbiamo chiamato FSI _Fronte Sovranista Italiano, per il nostro carattere frontista), il quale deve essere una parte di una alleanza, parte modesta o rilevante a seconda dei nostyri e degli altrui numeri.

Chi non vuole seguire il nostro metodo può stare, a seconda delle idee, nel coordinamento della sinistra contro l'euro, nei gruppi mmt, in a/simmetrie, in Riscossa Italiana, in Economia-cinque stelle o con altri gruppi di dissidenti pentastellati sovranisti, o in altri gruppi ancora. A noi non dispace, perché è una cosa normale: una organizzazione politica si caratterizza per i contenuti e per la struttura organizzativa, oltre che per lo scopo. ARS, d'altra parte vuole dar vita al FSI che è concepito per essere parte di una alleanza.
Capiamo poco, dunque, per quale ragione altri si dispiaccia se non ci organizziamo o muoviamo come altri desidera. Dare educatamente un suggerimento si, questo si può fare. E noi lo abbiamo fatto nella lettera sopra citata rivolta a MPL e un po' a tutti i gruppi. Mai però abbiamo rimproverato ad altri di non fare ciò che suggeriamo di fare.
Anzi, speriamo di sbagliarci e che, quando fonderemo il FSI avremo a destra e a sinistra, avanti e indietro, sopra o sotto gruppi che avranno organizzato consenso, militanza, radicati in città o regioni e che abbiano perseguito questo risultato con un'azione e un'organizzazione diverse dalle nostre. A quel punto sei delegati, con due segretari si riuniranno e l'alleanza si farà in 48 ore. Se invece l'alleanza la devi fare con 30 gruppettini di 20 persone, che non sei nemmeno sicuro siano reali e non virtuali... campa cavallo.

SOLLEVAZIONE ha detto...


PUBBLICARE? NON PUBBLICARE?

Anche noi abbiamo perplessità sui toni usati da Simone Boemio, e ci siamo chiesti se fosse giusto o meno pubblicare la sua invettiva.

Le argute considerazioni di Ruggero bastano da sole a dimostrare, ex post, che abbiamo fatto bene.

Anonimo ha detto...

Rilevo con estremo piacere che la discussione è stata riportata su toni costruttivi e ringrazio per questo Fiorenzo, il cui intervento ho molto apprezzato.
Ringrazio anche Ruggero, che ha dato modo a Stefano di svolgere alcune precisazioni sul metodo e sulla coerenza dell'ARS, considerazioni che, peraltro, stiamo cercando di ripetere e far comprendere ogni volta che veniamo chiamati in causa.
Non possiamo sapere oggi quale strategia si rivelerà più efficace, ma l'ARS ha un progetto chiaro e vuole rimanere fedele a quello, il che non ci preclude di guardare con favore alle altre iniziative, dalle quali, anzi, ci auguriamo nascano le frazioni con le quali costruire la futura alleanza sovranista.
Spiace solo che a volte la nostra fermezza venga interpretata come settarismo, ma nessuno di noi si sogna di farne un dramma.
Lorenzo D'Onofrio

Brenno ha detto...

SETTA

Nel settembre dell'anno scorso su sollevazione apparve una critica all' ARS: sovranismi di sinistra, di destra... e di centro.
Consiglio di rileggerla. Tra l'altro l'articolo ebbe un centinaio di commenti, e ne venne fuori un interessante discussione.
Non conoscevo l'ARS e quel dibattito mi servì a farmi un'idea.
Non so se ARS sia una setta o meno. Una cosa mi è chiara tuttavia. Dal punto di vista ideologico, dei principi, della visione del mondo, ARS mi pare di una debolezza disarmante. Che ci propone alla fine fine? Un ritorno alla prima repubblica democristiana.
Trovo che ciò sia non solo illusorio ma pure contraddittorio con la declamata difesa della costituzione -- che la DC calpestò e violò sistematicamente.
C'è bisogno di ricordare che i governi Dc si basavano sul "fattore K", l'esclusione a prescindere del partito comunista, l'asservimento agli USA e alla NATO, la strategia della tensione....

Infine: se ben comprendo quale partito sovranista futuro vorrebbe fondare ARS, mi pare sia l'idea di un "partito costituzionale" che metta assieme democristiani, comunisti, socialisti, liberali, ovvero riunire tutte le forze che scrissero la Costituzione.

Un minestrone non solo insipido, impossibile.
Una strategica destinata a fallimento certo.

Fiorenzo Fraioli ha detto...

Arruolatevi!

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